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Aeffe: ricavi a + 7 percento nel FY 2015

Scritto da FashionUnited

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Il gruppo Aeffe ha archiviato il 2015 con ricavi pari a 268,8 milioni di euro, in aumento rispetto ai 251,5 milioni di del 2014 (+7 percento a tassi di cambio correnti, +5,1 percento a tassi di cambio costanti).

I ricavi della divisione prêt-à-porter sono stati pari a 207,2 milioni di euro, registrando una crescita del 7,8 percento a cambi correnti rispetto al 2014 (+5,5 percento a cambi costanti).

I ricavi della divisione prêt-à-porter sono stati pari a 207,2 milioni di euro

I ricavi della divisione calzature e pelletteria hanno segnato un incremento dell’11,4 percento al lordo delle elisioni tra le due divisioni e ammontano a 95,7 milioni di euro.

Il consiglio di amministrazione della società, quotata al segmento Star di Borsa Italiana, opera con i marchi Alberta Ferretti, Philosophy di Lorenzo Serafini, Moschino, Pollini, Jeremy Scott e Cédric Charlier.

“Siamo soddisfatti del progresso del fatturato del gruppo, soprattutto negli Stati Uniti e in Greater China, mercati che riteniamo possano rappresentare dei driver per la crescita futura. Questo andamento già riflette i positivi riscontri del piano di investimenti strategici volto a un’ulteriore valorizzazione del posizionamento dei nostri brand, che riteniamo porterà risultati concreti, soprattutto in termini di profittabilità, nel medio/lungo termine”, ha sottolineato Massimo Ferretti, presidente esecutivo di Aeffe.

Nel 2015 le vendite in Italia, pari al 44,5 percento del fatturato consolidato, hanno registrato, rispetto al 2014, un andamento molto positivo registrando una crescita del 5,4 percento a 119,7 milioni di euro.

A tassi di cambio costanti, nel 2015 le vendite in Europa, con un’incidenza sul fatturato del 21,1 percento, hanno riportato una progressione dello 0,5 percento; in questo caso il buon andamento dei principali mercati di riferimento è stato parzialmente compensato dalla flessione registrata dai Paesi dell’Est Europa.

Il mercato russo, pari al 3,4 percento del fatturato consolidato, è diminuito del 44,8 percento, calo "unicamente dovuto alla difficile congiuntura economica del paese che ha interessato tutti i brand del gruppo", spiega il management del gruppo in una nota.

Le vendite negli Stati Uniti, con un’incidenza sul fatturato dell’8,3 percento, hanno registrato un aumento molto importante pari al 18,1 percento a tassi di cambio costanti.

Il Giappone, pari al 2,5 percento del fatturato di gruppo, ha registrato un decremento del 2,8 percento, imputabile a un rallentamento del canale wholesale. Nel resto del mondo, il gruppo ha conseguito ricavi per 53,9 milioni di euro, con un’incidenza sul fatturato del 20,1 percento, in aumento del 26,1 percento a cambi costanti rispetto al 2014, grazie all'andamento dell’area della Greater China, che è cresciuta del 72 percento.

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Alberta Ferretti