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Confcommercio: il 45 per cento degli italiani farà regali di abbigliamento

Scritto da Isabella Naef

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Il 45 per cento degli italiani farà regali di abbigliamento. Inoltre, stando ai dati di Confcommercio, a causa dell’incertezza conseguente alla pandemia, perde appeal l’acquisto anticipato dei regali a fine novembre, effettuato dal 20 per cento dei consumatori contro il 26 per cento dell’anno scorso, e aumenta dal 51,3 al 61 per cento la quota di chi preferisce aspettare la prima metà di dicembre; tra chi farà i regali (il 74,2 per cento dei consumatori) generi alimentari (68 per cento) e giocattoli (51,2 per cento), seppure in flessione rispetto allo scorso anno, si confermano come la tipologia più gettonata.

La spesa media pro capite sarà di 164 euro a testa

A registrare la maggiore crescita rispetto al 2019 sono gli abbonamenti a piattaforme streaming (+10,5 per cento) e i buoni regalo digitali (+7,2 per cento); pesante calo, invece, per l’acquisto di biglietti per spettacoli e concerti (-26 per cento) e per i trattamenti di bellezza (-25 per cento) per le evidenti restrizioni imposte dalla pandemia.

Quanto al budget previsto per i regali, la spesa media pro capite sarà di 164 euro a testa, in leggero calo rispetto ai 169 euro del 2019, ma l’aumento delle spese inferiori ai 300 euro (dal 91,6 per cento al 94,2 per cento) e la riduzione di quelle superiori ai 300 euro (-31 per cento), di fatto, riducono il valore degli acquisti; infatti, quest’anno la spesa complessiva per i regali di Natale è in calo del 18 per cento, passando da quasi 9 miliardi di euro del 2019 a 7,3 del 2020.

In ogni caso, scrive Confcommercio, solo il 17,3 per cento della tredicesima sarà destinato ai regali, mentre la maggior parte (oltre il 67 per cento) sarà utilizzata per spese per la casa, risparmio, tasse e bollette; c’è, poi, l’altra faccia della medaglia, ovvero un quarto della popolazione che quest’anno non acquisterà i regali soprattutto per il semplice motivo che, a causa dell’emergenza sanitaria, sarà praticamente impossibile il classico scambio sotto l’albero con parenti e amici. Questi, in sintesi, i principali risultati di un’indagine sui consumi di Natale 2020 realizzata da Confcommercio-Imprese per l’Italia.

Come sottolineato i generi alimentari si confermano anche per il 2020 la tipologia di regalo più diffusa: il 68 per cento dei rispondenti ha affermato che effettuerà un regalo di questo genere; seguono giocattoli (51,2 per cento), libri ed ebook (47,2 per cento), abbigliamento (45 per cento) e prodotti per la cura della persona (36 per cento). Tra i prodotti acquistati che registrano un forte calo, a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, spiccano soprattutto i biglietti per spettacoli e concerti (-25,9 per cento) e i trattamenti di bellezza e massaggi presso le Spa (-25 per cento); anche i viaggi, con un calo di quasi il 5 per cento, risultano penalizzati dall’attuale situazione; sul versante opposto, spicca l’aumento dei regali “digitali” che possono essere acquistati senza doversi recare presso i negozi fisici: in particolare, abbonamenti a piattaforme streaming (per esempio Netflix) +10,5 per cento e buoni regalo per acquistare online (+7,2 per cento).

Foto: Pexels

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