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Confindustria moda: la filiera della pelle a quota 33 miliardi di euro di fatturato

Scritto da Isabella Naef

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Business

Primo mercato di destinazione della pelle italiana è la Francia Credits: Pexels, Pixabay
Il fatturato preconsuntivo stimato delle aziende della filiera pelle dovrebbe raggiungere i 33 miliardi di euro, in linea con quello registrato nel 2022 e in progresso rispetto a quello del 2021 che era pari a 29 miliardi di euro, a testimonianza di un consolidamento dell’industria dopo il recupero post pandemia.

Questi i dati annunciati ieri, da Confindustria moda che raggruppa circa 11mila imprese dei settori calzaturiero, pelletteria, concia e pellicceria, in occasione dell’inaugurazione, a Milano, delle fiere della filiera (Micam Milano, Mipel, TheOneMilano e Lineapelle) alla presenza del ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso.

Nel periodo gennaio-ottobre 2023 l’export ha superato i 22,8 miliardi di euro

Numeri alla mano, nel periodo gennaio-ottobre 2023 l’export ha superato i 22,8 miliardi di euro (+1,1 per cento rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente) mentre l’import è diminuito a 10,5 miliardi (-0,4 per cento rispetto ai primi 10 mesi 2022). La bilancia commerciale è positiva per 12,3 miliardi di euro (+2,3 per cento rispetto al corrispondente periodo dell’anno 2022).

Principali mercati di destinazione del prodotto pelle italiano sono: la Francia (3,844 miliardi di euro, +18,2 per cento rispetto ai primi 10 mesi del 2022), gli Stati Uniti (2,368 miliardi di euro, -2,1 per cento rispetto ai primi 10 mesi del 2022), la Svizzera (2,355 miliardi di euro, -35,4 per cento rispetto ai primi 10 mesi del 2022), la Germania (1,733 miliardi di euro, + 1,2 per cento rispetto ai primi 10 mesi del 2022) e la Cina (1,528 miliardi di euro, + 20,6 per cento rispetto ai primi 10 mesi del 2022).

Nel complesso, nei primi 10 mesi del 2023 le esportazioni hanno raggiunto principalmente i mercati extra Eu 27 post brexit (58,8 per cento del totale). Da registrare il crollo dell’import di materie prime e semilavorati da paesi lontani quali Cina (-23 per cento rispetto ai primi 10 mesi del 2022), Vietnam (-19,8 per cento rispetto ai primi 10 mesi del 2022), India (-9,1 per cento rispetto ai primi 10 mesi del 2022), a testimonianza di un avviato processo di reshoring e nearshoring che si somma ad una crescita dell’import da paesi Intra Ue 27 post brexit (+14,9 per cento rispetto ai primi 10 mesi del 2022).

Confindustria Moda
MICAM
mipel