• Home
  • News
  • Business
  • Coronavirus: 18 miliardi in meno di consumi nel 2020

Coronavirus: 18 miliardi in meno di consumi nel 2020

Scritto da Isabella Naef

loading...

Scroll down to read more

Business

L'impatto del coronavirus sull'economia e sul commercio sarà pesantissimo, ma anche i numeri di febbraio, nonostante l'allarme della pandemia sia scoppiato a fine mese, sono in flessione.

Vestiario e calzature segnerebbero una flessione pari a 3,4 miliardi, il settore soffrirebbe della riduzione del reddito disponibile reale

Questa mattina Confcommercio, la Confederazione generale italiana delle imprese, delle attività professionali e del lavoro autonomo, la più grande rappresentanza d'impresa in Italia, che associa oltre 700.000 imprese, ha stimato che una riduzione complessiva del’Iindicatore dei Consumi Confcommercio (Icc) dell’1,1 per cento congiunturale a febbraio, pari a una riduzione dell’1,7 per cento rispetto allo stesso mese del 2019, e calo del Pil mensile di mezzo punto percentuale in termini tendenziali a febbraio.

"Considerando la previsione per il mese di marzo che indica una riduzione tendenziale pari a 2,4 punti percentuali, il primo trimestre subirebbe una riduzione di Pil rispetto allo stesso periodo del 2019 pari a un punto percentuale", spiega Confcommercio.

Ciò significa che, immaginando un approfondimento della crisi nei mesi di marzo e aprile, un alleggerimento delle condizioni restrittive sulla produzione e sulle attività commerciali nonché sulla mobilità di merci e persone già nel mese di maggio e una normalizzazione all’inizio di giugno, nell’anno 2020 si rischia una perdita dei consumi complessivi delle famiglie pari ad oltre 18 miliardi di euro (quasi il -2,6 per cento), con un Pil a -1,0 per cento rispetto al 2019.

La maggior parte delle perdite colpirebbe la filiera del turismo in senso lato (oltre 13 miliardi di euro), con uno spostamento di parte dei consumi fuori casa verso l’alimentazione domestica e con gravi difficoltà per trasporti (-6 miliardi), compresi gli acquisti di autoveicoli, e vestiario e calzature (-3,4 miliardi), settore che soffrirebbe della riduzione del reddito disponibile reale.

In questo scenario, la fiducia dei consumatori è risultata, nel mese di febbraio, in calo mentre è in aumento quella delle imprese. La contrazione per il sentiment delle famiglie è stata dello 0,4 per cento congiunturale, mentre per le imprese si è registrato un aumento dello 0,6 per cento. Su base annua il tendenziale del clima delle imprese ha registrato un aumento del 1,8 per cento mentre per le famiglie c’è stato un calo dello 0,9 per cento.

Foto: Pexels

Confcommercio
consumi
Coronavirus