• Home
  • News
  • Business
  • Federmoda: sì a taglio Irpef strutturale

Federmoda: sì a taglio Irpef strutturale

Scritto da FashionUnited

loading...

Scroll down to read more

Business

"Non chiediamo politiche 'panda' di difesa a tutti i costi del dettaglio tradizionale, chiediamo delle politiche che servano a mantenere coesione sociale, sicurezza, vivibilità nelle città". Queste le parole del presidente di Federmoda Italia, Renato Borghi, un paio di settimane fa, a Firenze, durante l'Assemblea nazionale della Federazione.

"Quello che chiediamo al governo è una riforma fiscale che sia strutturale: non siamo molto favorevoli al bonus degli 80 euro, vorremmo che ci fosse una politica fiscale che riduce l'Irpef per le famiglie come primo passo, e poi alleggerire ancora la pressione fiscale sulle imprese", ha aggiunto Borghi, presidente di Federmoda Italia.

"Era nelle nostre aspettative che ci fosse un cambio di passo nella ripresa, ma in realtà secondo noi non si è ancora realizzato. Ci sono segnali, che abbiamo accolto con grande favore, di una modesta ripresa, che però non sono consolidati nel tempo, l'andamento è altalenante. Il nostro settore soffre di una crisi da tempo, ancora nell'ultimo anno abbiamo perso 15mila punti vendita in Italia: questo succede perché il consumo di abbigliamento è facilmente differibile nel tempo, le famiglie sono ancora oberate da un livello di tassazione eccessivo, e quello che riescono ad avere di maggiori introiti preferiscono destinarlo al risparmio".

Insomma, secondo il presidente della Federazione, la permanenza di piccoli negozi multibrand di moda nei centri cittadini "è fondamentale" perché questi "garantiscono coesione sociale, ascolto da parte dei negozianti dei problemi che hanno i consumatori".

Foto: Confcommercio web site
Confcommercio
federmoda