La Cina taglia i dazi sull’import della moda e dei beni di lusso

Dazi cinesi sull'abbigliamento italiano meno pesanti. A partire dal primo giugno, infatti, per l’abbigliamento le tariffe doganali saranno ridotte dal 14-23 percento al 7-10 percento.

Il taglio riguarda le importazioni di prodotti di abbigliamento, calzature, cosmetici e altri prodotti di lusso e di largo consumo. Nel dettaglio, i dazi d'importazione saranno ridotti del 7 percento per la maglieria, all’8 perecnto per i capispalla, al 10 percento per gli abiti, al 12 percento per le calzature.

I tagli partiranno il primo giugno

Si tratta di un provvedimento che aiuterà le esportazioni delle aziende del made in Italy verso il mercato orientale dove ci sono grandi potenzialità visto che la classe media del Paese è in larga espansione ed è desiderosa di acquistare l'italian style.

"Gli abbattimenti tariffari sono sostanziali. Le prospettive per il nostro export sono ottime" ha sottolineato il viceministro allo Sviluppo economico, Carlo Calenda, in merito al provvedimento.

Il provvedimento trova radici nel rallentamento della crescita, visti i dati sui consumi cinesi. I dazi molto alti, infatti, portano i consumatori cinesi a pagare circa il 20 percento in più in tasse sul lusso. Numeri alla mano, i cinesi sono responsabili del 47 percento del consumo globale del lusso, e il 73 percento degli acquisti avviene all’estero inclusi Hong Kong e Macao.