La prima casa del made in Italy arriva in Fiera Milano
Ieri è stato firmato un protocollo d’intesa triennale tra il ministero delle Imprese e del made in Italy, Fondazione Fiera Milano e Fiera Milano spa. Al centro dell’accordo la collaborazione strutturata tra pubblico e privato per moltiplicare le opportunità delle imprese italiane e valorizzare il brand made in Italy. A rafforzare questo impegno sarà la rete delle case del made in Italy, presìdi territoriali pensati per offrire ascolto, supporto operativo e promozione alle eccellenze produttive del nostro Paese
Il protocollo prevede l’avvio di iniziative comuni di promozione, l’organizzazione di incontri con buyer e investitori internazionali
“Oggi inauguriamo la prima casa del made in Italy nella Fiera Milano. Un progetto importante e significativo: il primo tangibile riscontro del protocollo sottoscritto nei giorni scorsi con Aefi e It-Ex, le due principali associazioni fieristiche d’Italia che finalmente hanno un percorso condiviso e unitario. Partiamo oggi da Milano per raggiungere presto tutte le altre principali fiere nazionali e internazionali d’Italia.
Con le Case del Made in Italy puntiamo a valorizzare appieno il potenziale delle nostre aziende, accompagnandole lungo il percorso verso il successo internazionale", queste le parole del ministro delle Imprese e del made in Italy, senatore Adolfo Urso, in occasione della firma del protocollo d’intesa triennale firmato tra il ministero delle Imprese e del made in Italy, Fondazione Fiera Milano e Fiera Milano spa.
"Le fiere, da sempre strumenti fondamentali per la crescita industriale e commerciale, potranno contare su questi nuovi presidi del Mimit, al fianco delle imprese per supportarle con gli strumenti messi in campo dal governo e raccogliere le istanze necessarie per rafforzare il nostro ecosistema produttivo”, ha aggiunto.
Il primo passo concreto dell’intesa sarà la realizzazione, presso il centro servizi del polo fieristico di Rho, di uno spazio fisico dedicato al Mimit, messo a disposizione gratuitamente da Fiera Milano. Un punto di contatto diretto tra il ministero e il tessuto imprenditoriale, dove le imprese potranno trovare informazioni su incentivi, politiche industriali, strumenti di supporto e occasioni di internazionalizzazione.
Ma non si tratta solo di uno sportello informativo, spiega il Mimit in una nota, "il protocollo prevede l’avvio di iniziative comuni di promozione e comunicazione, l’organizzazione di incontri con buyer e investitori internazionali e il coinvolgimento diretto del Mimit nelle principali fiere, eventi, workshop e convegni sia all’interno del quartiere fieristico milanese, sia in sedi collegate alla rete di Fondazione Fiera Milano".
Fondazione Fiera Milano metterà inoltre a disposizione il proprio Centro studi e il patrimonio di relazioni con il mondo della ricerca, delle università e degli stakeholder territoriali, per sostenere analisi e iniziative sui settori produttivi rappresentati in fiera e rafforzare l’interconnessione tra imprese, innovazione e territori.
"L'accordo di oggi prevede la nascita del casa del made in Italy dentro in Fiera Milano e questo sarà molto importante per tutto il sistema imprenditoriale italiano perché gli imprenditori che arriveranno a Fiera Milano potranno assumere informazioni sul sistema di incentivi nazionale e regionale a loro favore". ha aggiunto Giovanni Bozzetti, presidente della Fondazione Fiera Milano, a margine della firma del protocollo.
"È un'iniziativa del ministero del made in Italy, del Ministro Urso, che ringrazio perché ha voluto che la prima casa del made in Italy fosse in Fiera Milano e d'altronde Fiera Milano è il principale sistema fieristico italiano, contribuisce con un indotto di 8,1 miliardi nel territorio nazionale e di 4,3 miliardi in regione Lombardia. A Milano abbiamo 4 milioni e mezzo di visitatori, oltre 50 manifestazioni fieristiche organizzate e oltre 30 mila espositori, che significa che avere una casa del Made in Italy in Fiera Milano diventerà un punto importante di riferimento per tutti i nostri imprenditori, per gli operatori economici che parteciperanno alle manifestazioni" ha aggiunto Bozzetti.
"È finito il tempo dei campanili ma dobbiamo vestire tutti la maglia della nazionale italiana, la maglia azzurra, essere orgogliosi di essere italiani. Il nostro sistema fieristico vale 1 miliardo e 400 milioni, in Germania vale 4 miliardi, quindi dobbiamo affrontare una sfida internazionale e credo che abbiamo tutte le carte in regola, noi da italiani, con la nostra creatività, con il nostro spirito di innovazione, con la nostra capacità, per superare anche il sistema fieristico tedesco. Ma dobbiamo essere uniti, solo uniti si vince" ha concluso Giovanni Bozzetti.
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