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Salvatore Ferragamo: ricavi a -30 per cento nei primi tre mesi

Scritto da Isabella Naef

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Ricavi pari a 222 milioni di euro (-30,1 per cento rispetto ai 317 milioni di euro del primo trimestre 2019, -31,5 per cento a tassi di cambio costanti) per Salvatore Ferragamo nei primi tre mesi chiusi al 31 marzo 2020. L'utile netto segna - 41 milioni di euro, rispetto agli 11 milioni del primo trimestre 2019.

L’area Asia Pacifico, primo mercato in termini di ricavi, segna un -43,4 per cento, rispetto ai primi tre mesi dell’esercizio 2019

Il risultato operativo lordo è pari a 12 milioni di euro (-82,2 per cento, rispetto ai 65 milioni di euro del primo trimestre 2019).

Ieri, il consiglio di amministrazione di Salvatore Ferragamo spa ha approvato il resoconto intermedio consolidato di gestione al 31 marzo 2020.

"Il Gruppo ha registrato una solida performance nel mese di gennaio in tutti i mercati principali, che si è poi progressivamente deteriorata, nei mesi di febbraio e marzo, prima in Cina e in Asia e successivamente in Europa, in America e nel resto del mondo, a seguito del rapido diffondersi della pandemia dovuta al nuovo coronavirus, conosciuto come Covid-19", si legge in una nota.

" Le conseguenti decisioni degli Stati in materia di divieti e di blocchi delle attività commerciali e del traffico internazionale, hanno portato alla chiusura della maggior parte della rete distributiva del Gruppo negli stessi paesi e a una significativa diminuzione del traffico nella restante parte", ha proseguito il management.

Al 31 marzo 2020 la rete distributiva del gruppo, composta da un totale di 652 negozi, poteva contare su 391 punti vendita diretti e 261 punti vendita monomarca operati da terzi nel canale wholesale e travel retail, nonché sulla presenza nei principali department store e specialty store multimarca di alto livello.

Il canale distributivo retail, fortemente impattato, nei mesi di febbraio e marzo, dalla progressiva chiusura di grandissima parte della rete distributiva e dalla significativa carenza di traffico nella restante parte, ha registrato, al 31 marzo 2020, ricavi consolidati in diminuzione del 28,6 per cento, con un andamento del -28,6 per cento a tassi e perimetro costanti (like-for-like), rispetto allo stesso periodo del 2019.

Il canale wholesale ha riportato ricavi in calo del 32,3 per cento anche penalizzato dalle cancellazioni di ordini, in particolare nel canale travel retail, e ulteriormente sfavorito dal confronto con il primo trimestre 2019 che beneficiava delle spedizioni recuperate dal quarto trimestre 2018.

L’area Asia Pacifico si riconferma il primo mercato in termini di ricavi per il gruppo, in diminuzione del 43,4 per cento, rispetto ai primi tre mesi dell’esercizio 2019. In particolare, i negozi a gestione diretta in Cina hanno registrato, nel primo trimestre 2020, un calo delle vendite del 39,9 per cento.

L’area Emea ha registrato, nel corso primi tre mesi dell’esercizio 2020, una diminuzione dei ricavi del 26 per cento.

L’area del Nord America ha registrato, nel corso del primo trimestre 2020, Ricavi in calo del 18,5 per cento (-24,7 per cento a tassi di cambio costanti), rispetto allo stesso periodo dell’esercizio 2019.

Il mercato giapponese nel primo trimestre 2020 ha registrato una diminuzione dei ricavi del 19,7 per cento.

L’area del Centro e Sud America ha registrato un calo del 16,3 per cento rispetto allo stesso periodo dell’esercizio 2019.

Per quanto riguarda la pandemia, si legge nella nota, "in data 6 aprile il consiglio di amministrazione, confermati tutti i poteri già conferiti al presidente e all’amministratore delegato al momento della loro nomina, ha istituito al proprio interno un Comitato esecutivo a cui sono stati delegati i poteri di monitorare, sovrintendere e supportare l’implementazione delle iniziative intraprese dalla società per fare fronte all’emergenza determinata dalla pandemia da Covid-19".

Il comitato esecutivo ha una durata limitata, sino alla cessazione della situazione straordinaria.

Il gruppo, inoltre, non ha rinunciato a investire nello sviluppo del canale ecommerce, con il lancio del nuovo sito web avvenuto a fine aprile. I progetti e gli investimenti considerati non essenziali o posticipabili sono stati rinviati.

Per quanto riguarda l'andamento dell'azienda, la direzione ha confermato gli obiettivi di medio lungo termine, continuando a perseguire il rafforzamento della posizione competitiva del Gruppo Salvatore Ferragamo tra i leader del mercato del lusso.

"Considerata l’incertezza conseguente la rapida evoluzione del coronavirus, Covid-19, e le difficoltà nel prevedere i tempi di risoluzione dello stesso a livello globale, la direzione aziendale non ritiene di potere formulare previsioni attendibili circa la performance di vendita nei vari mercati e canali distributivi per l’esercizio in corso. In questo contesto, al fine di mitigare gli effetti negativi per il gruppo, che potrebbero derivare dalla crisi generata dalla pandemia, ha avviato una serie di concrete azioni di contenimento delle spese e degli investimenti.

Foto: Salvatore Ferragamo, dall'ufficio stampa

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