• Home
  • News
  • Business
  • Smi: per il tessile moda segnale positivo per l'occupazione

Smi: per il tessile moda segnale positivo per l'occupazione

Scritto da Isabella Naef

loading...

Scroll down to read more

Business

"In Italia abbiamo registrato un +1,3 percento, ciò significa che finalmente anche il nostro Paese è tornato a crescere e questo genera un clima di fiducia", ha detto ieri mattina, a Milano, Claudio Marenzi, presidente di Pitti Immagine, parlando dell'andamento della moda uomo, durante la conferenza stampa di presentazione di Pitti Uomo, kermesse in agenda dal 9 al 12 gennaio alla Fortezza da Basso di Firenze.

Secondo l’indagine congiunturale condotta da Smi presso un centinaio di aziende associate operanti in tutti gli stadi della filiera e dimensionalmente diversificate, nell’arco dei primi nove mesi dell’anno, il tessile-moda italiano si è mosso complessivamente, in territorio positivo.

Nel secondo quarter, ha spiegato Smi in una nota, "si profila una prosecuzione del trend positivo, che porta ad archiviare un +3,8 percento"

Nel primo trimestre dell’anno in corso, in termini di fatturato, le aziende del campione hanno sperimentato mediamente una variazione di segno positivo nell’ordine del +2,8 percento rispetto al medesimo periodo del 2016. Più in dettaglio, mentre le imprese tessili non hanno superato il +1,3 percento, quelle dell’abbigliamento-moda hanno raggiunto una crescita più vivace pari al +3,6 percento.

Nel secondo quarter, ha spiegato Smi in una nota, "si profila una prosecuzione del trend positivo, che porta ad archiviare un +3,8 percento".

Con riferimento ai mercati esteri, le aziende partecipanti all'idagine hanno presentato risultati molto differenziati, da ricondurre non solo alle diverse merceologie ma anche alla esposizione su differenti Paesi. Non mancano, del resto, sotto-campioni per cui il mercato interno business to business si è rivelato maggiormente favorevole rispetto a quello estero. Tra i best performer oltreconfine si possono ricordare le tessiture laniere piuttosto che le aziende del tessile-casa.

Sulla base delle dichiarazioni delle aziende a campione, nel corso del 2017, dopo anni di continue contrazioni, sul fronte occupazionale è emerso un segnale positivo, che porta ad archiviare un +1,1 percento nel primo trimestre dell’anno e un +0,9 percento nel secondo.

Per il terzo quarter ci si attende, invece, una variazione positiva in frenata al +0,3 percento.

Sulla base dei dati Istat a oggi disponibili, nei primi sette mesi del 2017 si è archiviata una dinamica positiva del commercio con l’estero, sia lato export sia lato import. Più in dettaglio, le vendite estere mettono a segno una variazione del +2,4 percento, superando i 17,9 miliardi di euro. Parallelamente, l’import è cresciuto del +1,9 percento, per un totale di quasi 12,4 miliardi di euro.

I due macro-comparti della filiera hanno presentato entrambi dinamiche positive, tuttavia su toni assai differenti. Relativamente all’export il tessile ha frenato al +0,5 percento, mentre l’abbigliamento-moda ha guadagnato un +3,4 percento.

Nei primi sette mesi del 2017 l’export di TessileModa è cresciuto del +2,4, l’import del +1,9 percento.

Anche lato import, ha sottolineato Smi, "le dinamiche risultano contraddistinte dal segno positivo, pur tuttavia i flussi Ue non vanno oltre a un +0,4 percento, mentre quelli provenienti da aree extra-Ue si incrementano del +3,2 percento.

Esaminando più diffusamente gli sbocchi Ue, Germania e Francia, prima e seconda destinazione del tessile-moda made in Italy, presentano rispettivamente un incremento del +1,0 percento e una flessione del -1,3 percento. Più performante risulta, invece, l’export verso il Regno Unito, in crescita del +3,8 percento, e verso la Spagna, in crescita del +5,7 percento.

Relativamente, invece, alle piazze extra-Ue, "nel periodo analizzato le vendite verso gli Stati Uniti, terza destinazione e primo mercato non Ue, frenano al -0,6 percento. Se Hong Kong non va oltre un +1,4 percento, la Cina presenta un aumento double-digit pari al +11,5 percento. Sempre in ambito Far East arretra lievemente il Giappone (-1,4 percento), mentre la Corea del Sud sale del +5,0 percento.

Foto: Claudio Marenzi, credit: FashionUnited
claudio marenzi
Pitti Uomo
Sistema Moda Italia
smi