• Home
  • News
  • Fiere
  • AltaRoma ancora a rischio

AltaRoma ancora a rischio

Scritto da FashionUnited

loading...

Scroll down to read more

Fiere

Ancora polemiche e difficoltà per la kermesse capitolina dedicata all'alta moda. Secondo il viceministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, "non ci sono le condizioni per un intervento del Governo". Anche Regione e Comune minacciano di uscire dal consiglio di amministrazione che sarà rinnovato oggi e ridotto a 5.

Il dissenso è per il nome indicato dalla Camera di Commercio: Massimo Tabacchiera, ex presidente dell'Agenzia per la mobilità.

Per Calenda sarebbe auspicabile un consiglio di "altissimo profilo"

Per Calenda sarebbe auspicabile un consiglio di "altissimo profilo" per il rilancio della kermesse, composto, tra gli altri, da Silvia Venturini Fendi ancora come presidente, da Franca Sozzani, direttore di Vogue Italia, da Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine. Se non si dovessero creare le condizioni per la creazione di un team di professionisti di questi livello il Governo potrebbe chiudere il rubinetto dei finanziamenti.

"Appare evidente che la Camera di Commercio di Roma non condivide, nei fatti, il percorso ipotizzato, a partire dalla nomina di un consiglio di amministrazione di specifica competenza settoriale. Lavoreremo insieme alla Regione e al Comune per valorizzare l’esperienza fatta in questi anni a Roma sui giovani talenti, grazie al lavoro di Silvia Venturini Fendi e Franca Sozzani, ma al di fuori degli appuntamenti di AltaRoma", ha sottolineato Calenda.

Intanto, in queste ore, Silvia Venturini Fendi ha fatto sapere che l'intenzione "manifestata dal governo nel sostenere un percorso di sviluppo e di rilancio di AltaRoma è un’opportunità irrinunciabile". "Auspico, quindi, che si faccia ogni sforzo utile per cogliere questa opportunità, condizione imprescindibile affinché io possa valutare una mia eventuale ricandidatura alla presidenza della società".

La kermesse, andata in scena dal 30 gennaio al 2 febbraio, ha rischiato di saltare. La crisi era stata ufficializzata con una nota della società consortile, di cui fanno parte la Camera di Commercio di Roma, il Comune, la Provincia di Roma e la Regione Lazio, qualche giorno prima di Natale. Alla base della cancellazione la mancata presenza del Comune di Roma (attraverso Risorse spa) e della Provincia all'assemblea dei soci di AltaRoma.

Poi la Regione Lazio aveva stanziato 480mila euro di quota di partecipazione in Altaroma, dando la possibilità alla società di poter organizzare la manifestazione di gennaio.

AltaRoma