Consumatori più attenti alla sostenibilità dell'abbigliamento
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"È un atteggiamento che si declina in una crescente attenzione a fattori come: la capacità dei produttori di ridurre le emissioni (27 per cento) e di utilizzare energia rinnovabile (21 per cento), il riciclo delle materie prime e dei filati (23 per cento), l’acquisto di prodotti di seconda mano (16 per cento) e, in misura minore anche se significativa, alla disponibilità ad acquistare capi a basso impatto anche se costano di più oppure la propensione all’acquisto di capi 4 stagioni", si legge in una nota della società di consulenza e ricerche di mercato sul consumatore specializzata nei settori lifestyle e retail, appartenente al Gruppo Pambianco.
Il prezzo rimane però una variabile importante: il 53 per cento dei consumatori non è disposto a pagare di più un prodotto sostenibile perché ritiene che l’eventuale costo della sostenibilità non debba ricadere sul prezzo finale e perché i prezzi sono già alti e non tutti possono permettersi di pagare di più.