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Il 18 per cento dei consumatori italiani tiene in considerazione le iniziative di sostenibilità

Scritto da Isabella Naef

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Un cliente intento all'acquisto Credits: Pexels, Sam Lion
I consumatori spingono sempre più verso email e social media per relazionarsi con i brand, la convenienza è il primo parametro per gli acquisti, anche prima della sostenibilità. Queste alcune delle tendenze messe in luce da Manhattan Associates Inc. attraverso la ricerca internazionale sull'omnichannel. Numeri alla mano, il 54 per cento dei retailer ha sottolineato che i clienti possono acquistare in negozio e restituire online (50 per cento nel 2022); mentre, se il prodotto è esaurito nello store, il 48 per cento offre la possibilità di acquistare online e restituirlo fisicamente (46 per cento nel 2022). I retailer hanno anche affermato che in media hanno un'indicazione accurata delle scorte in tutta la loro attività solo nel 70 per cento dei casi (rispetto al 74 per cento del 2022). Gli acquirenti si aspettano che tutti i touchpoint siano connessi, agevoli e sempre più personalizzati.

Il Messico è il Paese in cui i consumatori tengono maggiormente in considerazione le iniziative di sostenibilità

Dalla ricerca è emerso anche che i consumatori sono desiderosi di attivarsi attraverso i canali online quando cercano di acquistare prodotti: l'84 per cento inizia il proprio percorso di acquisto nel mondo digitale (82 per cento nel 2022). Tuttavia, il 16 per cento (17 per cento nel 2022) dei retailer ha dichiarato che le operazioni in store e online della propria organizzazione continuano a essere gestite come funzioni separate; ciò suggerisce che, sebbene di anno in anno un numero maggiore di retailer stia offrendo una shopping experience ibrida senza interruzioni, c'è ancora margine di miglioramento, sottolineano gli esperti di Manhattan Associates Inc.

Per quanto riguarda il modo in cui i consumatori preferiscono contattare le aziende prima e dopo l'acquisto di un prodotto, nel complesso l'email (47 per cento) rimane il canale preferito, seguito dal contatto diretto con il team del negozio (43 per cento). È interessante notare che i social media sono ora il canale preferito da quattro consumatori su dieci (40 per cento), e questa preferenza è più probabile tra i consumatori più giovani, con un picco del 55 per cento nel gruppo di età 25-34 anni.

La percezione che i prodotti green abbiano un prezzo più alto, fa sì che gli acquirenti privilegino acquisti di alternative a basso costo

La percezione, e a volte la realtà, che i prodotti green abbiano un prezzo più alto, fa sì che gli acquirenti privilegino acquisti di alternative a basso costo: solo il 45 per cento dei consumatori considera la sostenibilità un fattore importante quando sceglie dove fare la spesa, in calo rispetto al 50 per cento dello scorso anno, evidenzia l'indagine.

Le generazioni più giovani sono più propense a prendere in considerazione gli sforzi ambientali e sostenibili di un retailer rispetto ai consumatori più anziani, con il 55 per cento dei giovani tra i 18 e i 24 anni che li considera una condizione fondamentale o importante. Il 17 per cento della fascia di età compresa tra i 24 e i 35 anni si è spinto oltre, affermando che eviterebbe i retailer che non sono attenti all'ambiente, mentre solo il 10 per cento degli over 55 ha dichiarato che boicotterebbe gli stessi brand. La questione ambientale è molto sentita anche in Italia: ben il 53 per cento dei consumatori preferisce optare per un’opzione di delivery eco-friendly al posto di una più economica, e con il 12 per cento è il Paese che dà più importanza all’impatto ambientale quando sceglie le modalità di spedizione.

La considerazione dei consumatori per gli sforzi di sostenibilità varia anche a seconda del Paese

La considerazione dei consumatori per gli sforzi di sostenibilità varia anche a seconda del Paese. Il Messico, con il 33 per cento, è il Paese in cui i consumatori tengono maggiormente in considerazione le iniziative di sostenibilità di un retailer, seguito dal Brasile con il 25 per cento dei consumatori che dichiara che non acquisterebbe da un retailer non attento all'ambiente. L’Italia è al terzo posto, con il 18 per cento dei consumatori che tiene in considerazione le iniziative di sostenibilità di un retailer nel momento dell’acquisto.

In Nuova Zelanda e nei Paesi Bassi, solo il 5 per cento e il 4 per cento (rispettivamente) dei consumatori dichiara che si rifiuterebbe di acquistare da un retailer privo di coscienza ambientale, al contrario di quanto avviene in America Latina.

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