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La filatura chiude il 2014 con un turnover a -2 percento

Scritto da FashionUnited

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Tempi duri per la filatura. Nel 2014, infatti, per il terzo anno consecutivo l’industria italiana della filatura ha archiviato un risultato negativo, sperimentando comunque, di dodici mesi in dodici mesi, una progressiva decelerazione.

Numeri alla mano, nel 2014 il turnover settoriale è calato del -2 percento su base annua e si è portato a 2,9 miliardi di euro circa.

Questi i dati del Centro studi Smi diffusi da Pitti Immagine in apertura di Pitti Filati, kermesse che prenderà il via domani, a Firenze. La fiera sarà alla Fortezza da Basso fino al 3 luglio.

Tornando al bilancio settoriale, Smi ha messo in evidenza che a livello italiano la domanda è rimasta comunque debole, depotenziando così le performance settoriali. La filatura laniera si è confermata il comparto preponderante, concorrendo all’81,4 percento del turnover settoriale, mentre il filato di cotone ha coperto il 15,6 percento.

Analogamente al fatturato, anche il valore della produzione è risultato in flessione, facendo registrare una variazione tendenziale del -2,7 percento.

Nel corso del 2014 l’export è rimasto caratterizzato da dinamiche di segno negativo: in diminuzione del -3 percento, è sceso a quota 871 milioni di euro (valore che aveva nel 2008).

Contestualmente, l’import di filati ha chiuso l’anno confermando i livelli del 2013 (+0,3 percento), corrispondenti a 830 milioni di euro circa. Di conseguenza, il saldo commerciale della filatura italiana si è mantenuto positivo, ma è calato sensibilmente, scendendo a 38 milioni di euro.

Pitti Filati
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