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Nei prossimi tre anni crescita del 31% nell’adozione dell'Ia a supporto della circolarità

Scritto da Isabella Naef

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Moda
Il rispetto dell’orario di lavoro e delle condizioni di sicurezza sono le principali fonti di rischio percepite dai partner del monitor Credits: Pexels, Akil Mazumder

L'ecodesign è prioritario per le aziende: le strategie ritenute più efficaci sono quelle che privilegiano l’utilizzo di materiali rinnovabili o non tossici, anche considerando gli sviluppi sui requisiti in materia di compliance chimica (Reach); la definizione in atto della normativa rende tuttavia difficile per le aziende quantificare costi e ricavi dell’implementazione di queste soluzioni.

Questa una delle evidenze emerse dal Monitor for circular fashion, Osservatorio di ricerca parte del Sustainability lab di Sda Bocconi School of management che ha presentato oggi il report 2024/2025 per potenziare la circolarità delle aziende nella moda alla luce di un quadro regolamentare in continua evoluzione.

L’ecodesign risulta essenziale anche per preservare la biodiversità: per la maggior parte delle aziende del Monitor for circular fashion, il cambiamento climatico, l’uso responsabile delle acque e la preservazione del territorio sono le principali sfide climatiche su cui incentrare le strategie dei prossimi anni.

Per i consumatori sono ostacoli all'acquisto di abbigliamento sostenibile costo e timore di contraffazioni

Il monitoraggio della filiera produttiva e il rispetto degli standard ambientali e sociali lungo tutto il ciclo di produzione è un altro tema rilevante su cui focalizzare i piani aziendali, anche a seguito dell’entrata in vigore della Csddd, la Due Diligence directive.

Il rispetto dell’orario di lavoro e delle condizioni di sicurezza sono le principali fonti di rischio percepite dai partner del monitor.

Il report analizza gli impatti e il grado di maturità delle imprese del monitor rispetto a ecodesign, biodiversità, impatto sociale e governance alla luce delle ultime evoluzioni normative in Europa.

Il monitor prevede per prossimi tre anni una crescita del 31% nell’adozione dell’intelligenza artificiale a supporto della transizione circolare, seguita dalle piattaforme online per la circolarità (con una crescita del 19%) e le piattaforme online per la tracciabilità (+12%)

Inoltre, nel report emerge che per i consumatori i principali ostacoli all'acquisto di abbigliamento sostenibile sono il costo (37%), il timore di contraffazioni (29%) e le preoccupazioni sul greenwashing (22%).

Le 28 aziende che aderiscono al monitor (e che complessivamente rappresentano 123 mila lavoratori e nel 2023 hanno generato un fatturato di 34 miliardi di euro) hanno analizzato insieme al team di ricerca di Sda Bocconi la loro compliance attuale rispetto alle ultime normative europee, tra cui ecodesign, Eudr, passaporto digitale, green claims, Nature restoration law e Due diligence directive, condividendo esperienze, sfide e soluzioni.

Infine, nel report sono riassunti i risultati di un’indagine svolta da Certilogo in collaborazione con Monitor for circular fashion che ha indagato con i consumatori familiarità, valore percepito e impatto dei digital product passport.

L’implementazione di questa tecnologia sarà obbligatoria in Europa a partire dal 2027 per mettere a disposizione dei consumatori informazioni complete, dalla materia prima alla filiera produttiva e distributiva, alla manutenzione del prodotto, al fine di aiutarli a fare scelte d’acquisto consapevoli. Dall’indagine, condotta su 1741 intervistati di diverse aree geografiche e fasce d’età che hanno usufruito della piattaforma di Certilogo, emerge che il 49% degli intervistati ha dichiarato di avere familiarità con i digital product passport e la generazione Z risulta quella con maggiore conoscenza in merito (54%), nonostante questo strumento non sia ancora ampiamente diffuso; il 71% pensa che incrementerà la fiducia nei brand e il 49% che migliorerà la fedeltà ai marchi.

Tra le ragioni che ostacolano l’acquisto di prodotti sostenibili: costo (37%), timore di acquistare prodotti contraffatti (29%) e preoccupazioni sul greenwashing (22%).

Certilogo
Moda Sostenible
Passaporto Digitale dei Prodotti
SDA Bocconi University
Sustainability lab