Saldi: avvio anticipato al 3 gennaio

Saldi al via sabato 3 gennaio. Qualche giorno fa, infatti, la conferenza Stato Regioni ha dato l'ok alla partenza anticipato dei saldi. La data era stata precedentemente fissata al 5 gennaio.

La decisione di anticipare gli sconti è giunta dopo le richieste fatte da alcune associazione dei retailer come Federdistribuzione, in rappresentanza delle insegne di super e ipermercati. Stando ai dati e alle previsioni dell'associazione, i saldi invernali generano un giro d'affari pari a 5,5 - 6 miliardi di euro. Il primo fine settimana rappresenta circa il 20 della cifra totale.

Federmoda è favorevole all'avvio anticipato al 3 gennaio

Un avvio dei saldi invernali il lunedì 5 gennaio, secondo Federdistribuzione, avrebbe comportato una perdita di fatturato tra i 500 e i 600 milioni di euro, che non si sarebbe potuto recuperare successivamente a causa della "mancata spinta iniziale e per il perdurare della grave crisi economica".

Favorevoli all'anticipo dei saldi anche Confimprese e Confcommercio. Da un sondaggio di Federmoda Italia, inoltre, è emerso che il 65 percento degli associati è favorevole.

“La partenza dei saldi invernali sabato 3 gennaio va incontro alle aspettative di molti operatori in questo momento di difficoltà. Con l'impegno dell'assessore Parolini (Mauro Parolini, assessore al Commercio di Regione Lombardia, ndr), un punto, per noi essenziale, viene recepito: la data unica di avvio dei saldi in quasi tutte le regioni. Non trovo corretto, poi, il comportamento di chi, in un periodo di debolezza dei consumi che sta affliggendo tutti gli operatori, effettua pubblicità di iniziative promozionali e di sconto, vietate nel periodo che precede i saldi: un grave atto di concorrenza sleale nei confronti dei colleghi che operano nel rispetto delle norme. Federmodamilano segnalerà alla Polizia municipale i comportamenti scorretti", ha detto il presidente di Federazione Moda Italia e Federmodamilano, Renato Borghi.

Le prime a proporre la data del 3 gennaio sono state le province autonome di Trento e Bolzano, ma dopo la conferenza regionale si è deciso per unificare l'iniziativa in tutta Italia.