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A Carlo Rivetti il 2,8 per cento di Moncler

Scritto da FashionUnited

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Secondo quanto emerge dalle comunicazioni Consob sulle partecipazioni rilevanti rese note il 7 aprile, a Carlo Rivetti va il 2,8 per cento di Moncler. In concreto, passa alla Rivetex, la società controllata da Carlo Rivetti, presidente e direttore creativo di Stone Island, il 2,8 per cento delle azioni di Moncler. L’operazione fa seguito agli accordi presi lo scorso dicembre quando il marchio dei piumini aveva acquisito Sportswear company, la società controllante di Stone Island e per il 70 per cento appartenente alla famiglia Rivetti.

La nuova quota in Moncler di Rivetex va ad affiancarsi a quella di maggioranza detenuta dal presidente e ceo Remo Ruffini (pari al 19,3 per cento), a quella del fondo di investimenti Blackrock (pari al 5,2 per cento), al 5 per cento della Capital research and management company e al pacchetto della banca d’affari Morgan Stanley (pari a oltre il 3 per cento).

"Da sempre ho lavorato per costruire un brand forte, dove unicità e vicinanza con il consumatore sono stati i principali cardini di uno sviluppo sempre oltre le mode e le convenzioni. La condivisione di una stessa visione ci porta oggi a unirci a Stone Island per disegnare insieme il nostro futuro. Guidata da un imprenditore di riconosciuto valore, Stone Island è una realtà di grande successo che ha costruito una relazione fortissima con la sua community, offrendo un prodotto molto distintivo, frutto di competenze tecniche uniche e di una grande chiarezza di posizionamento. Una storia di eccellenza italiana", sottolineava Ruffini, presidente e amministratore delegato di Moncler spa, lo scorso dicembre commentando l'acquisizione di Stone Island.

È un’unione di due brand italiani con gli stessi valori, lo stesso rigore gestionale, la stessa passione per l’innovazione, lo stesso amore per le proprie persone e la stessa voglia di futuro. La celebrazione della resilienza di un Paese che nessuna crisi potrà mai fermare", diceva Ruffini.

"Io e Remo abbiamo deciso di unire le nostre forze e le nostre visioni per affrontare insieme e più forti le sfide che ci aspettano. Abbiamo radici comuni, percorsi imprenditoriali simili e il massimo rispetto sia per i valori profondi dei nostri brand, sia per le nostre persone. E siamo italiani. Inizia così un nuovo capitolo per Stone Island, l’inizio di un cammino che aiuterà il nostro marchio a esprimere pienamente tutte le sue potenzialità, mantenendo al tempo stesso intatta la sua forte identità di marca e continuando ad alimentare la sua cultura per la ricerca e la sperimentazione. La nostra sede di Ravarino continuerà a rimanere il cuore pulsante del brand e un centro di eccellenza che verrà ulteriormente valorizzato e io e il mio team continueremo a fare quello che da tanti anni facciamo con grande passione continuando a ricoprire i ruoli attuali", aggiungeva Carlo Rivetti, presidente e amministratore delegato di Stone Island, marchio nato nel 1982 e diventato simbolo della ricerca su fibre e tessuti, attraverso la continua sperimentazione di tinture e trattamenti sul capo finito ("tinto capo"). Nell’esercizio 2020 (novembre 2019 –ottobre 2020) l'azienda ha registrato un fatturato pari a 240 milioni, in crescita dell’1 per cento, rispetto ai 237 milioni nell’esercizio 2019.

Nel 2020 Stone Island ha generato 28 per cento del fatturato nel mercato domestico, 52 per cento nel resto d’Europa e il 20 per cento nel resto del Mondo. Il canale wholesale ha generato 78 per cento del fatturato mentre il restante 22 per cento è stato generato dal canale online e da una rete di 24 negozi gestiti direttamente.

Foto: Moncler website

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