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A dicembre cresce la fiducia di consumatori e imprese

Scritto da Isabella Naef

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Pexels, Dids
A dicembre 2022 l'Istat stima un aumento sia dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 98,1 a 102,5), sia dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese (da 106,5 a 107,8).

Tutte le serie componenti l’indice di fiducia dei consumatori sono in miglioramento eccetto i giudizi sul bilancio familiare. "I quattro indicatori calcolati mensilmente a partire dalle stesse componenti aumentano, seppur con intensità diverse, riflettendo le variazioni registrate dalle singole variabili rilevate. In particolare, il clima economico e il clima futuro registrano gli incrementi più decisi (rispettivamente da 95,2 a 106,3 e da 102,8 a 108,2); il clima personale e quello corrente aumentano in modo più contenuto (nell’ordine da 99,0 a 101,2 e da 94,9 a 98,6)", hanno spiegato, in una nota, gli esperti dell'Istat.

Confcommercio: è un bel segnale per le prospettive dell’economia italiana

Con riferimento alle imprese, il clima di fiducia migliora in tutti i comparti ad eccezione della manifattura. Più in dettaglio, i servizi di mercato e soprattutto le costruzioni registrano gli incrementi più marcati (l’indice passa da 99,0 a 102,3 e da 151,9 a 156,6, rispettivamente); nel commercio al dettaglio si stima un lieve aumento dell’indice (da 112,4 a 112,6) mentre nella manifattura la fiducia è in peggioramento (l’indice passa da 102,5 a 101,4).

Considerando le componenti dei climi di fiducia calcolati per ogni comparto economico indagato, l'Istituto nazionale di statistica rileva che nei servizi di mercato e nelle costruzioni tutte le variabili sono in miglioramento. Nel commercio al dettaglio i giudizi sulle vendite sono in deciso miglioramento mentre le relative attese diminuiscono; le scorte di magazzino sono giudicate in accumulo rispetto al mese scorso. Infine, nel comparto manifatturiero tutte le componenti sono in peggioramento.

"Il clima di fiducia delle imprese aumenta per il secondo mese consecutivo raggiungendo un livello comunque inferiore alla media del periodo gennaio-novembre 2022. L’aumento dell’indice è veicolato principalmente da giudizi e aspettative in miglioramento sia nel comparto dei servizi sia in quello delle costruzioni", hanno commentato gli esperti dell'Istat secondo i quali anche il clima di fiducia dei consumatori registra un incremento per il secondo mese consecutivo.

Per Confcommercio si tratta di un segnale positivo per il nuovo anno

La fiducia delle famiglie e degli imprenditori cresce per il secondo mese consecutivo, ha sottolineato Confcommercio. "È un bel segnale per le prospettive dell’economia italiana alla fine di un anno straordinariamente complicato. L’attuale fase di ripiegamento produttivo potrebbe, quindi, essere confinata a un episodio lieve e transitorio", e ciò malgrado lo scenario futuro, nel complesso, non sia certo rassicurante a causa dell'inflazione e della possibile fiammata dei prezzi delle materie prime energetiche. "Ma la voglia di tornare alla normalità nei consumi, la buona salute delle aspettative e la prosecuzione della politica dei sostegni pubblici a imprese e famiglie, lasciano ben sperare anche per i prossimi difficili mesi", ha concluso l’Ufficio Studi Confcommercio commentando i dati Istat.

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