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A settembre diminuiscono gli occupati

Scritto da Isabella Naef

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Il numero di inattivi cresce (+0,4 per cento, pari a +56mila unità) Credits: Pexels, Artem Podrez
A settembre 2024, rispetto al mese precedente, diminuiscono occupati e disoccupati, a fronte della crescita degli inattivi. Questo quanto risulta secondo i dati Istat pubblicati ieri.

L’occupazione diminuisce (-0,3 per cento, pari a -63mila unità) tra uomini e donne, tra i dipendenti, tra i 15-24enni e i 35-49enni, è sostanzialmente stabile per gli autonomi e per chi ha almeno 50 anni, mentre aumenta tra i 25-34enni. Il tasso di occupazione cala al 62,1 per cento (-0,1 punti).

Il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce (-0,9 per cento, pari a -14mila unità) tra gli uomini e tra chi ha 35 anni o più, mentre aumenta tra le donne e gli under 35. Il tasso di disoccupazione è stabile al 6,1 per cento, quello giovanile sale al 18,3 per cento (+0,3 punti), specifica l'Istituto nazionale di statistica.

Confcommercio invita a guardare con attenzione la riduzione degli occupati nella fascia 35-49 anni, con un analogo aumento degli inattivi

Il numero di inattivi cresce (+0,4 per cento, pari a +56mila unità) per uomini, donne e tutte le classi d’età, diminuendo solo tra i 25-34enni. Il tasso di inattività sale al 33,7 per cento (+0,2 punti).

Il confronto tra il terzo e il secondo trimestre 2024 mostra un incremento nel numero di occupati dello 0,4 per cento (pari a +84mila unità).

La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-8,5 per cento, pari a -147mila unità) e all’aumento degli inattivi (+1,1 per cento, pari a +138mila unità).

A settembre 2024, il numero di occupati supera quello di settembre 2023 dell’1,3 per cento (+301mila unità). L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età ad eccezione dei 35-49enni, per i quali si registra una sostanziale stabilità. Il tasso di occupazione in un anno sale di 0,4 punti percentuali.

Rispetto a settembre 2023, diminuisce il numero di persone in cerca di lavoro (-21,4 per cento, pari a -423mila unità) e cresce quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+2,8 per cento, pari a +337mila).

"A settembre 2024, dopo tre mesi di crescita, il numero di occupati diminuisce (-63mila unità), attestandosi a 23 milioni 983mila; il calo coinvolge i dipendenti permanenti, che scendono a 16 milioni 21mila, e i dipendenti a termine, pari a 2 milioni 815mila; gli autonomi rimangono stabili a 5 milioni 147mila. Rispetto a settembre 2023, gli occupati sono 301mila in più, sintesi dell’aumento dei dipendenti permanenti (+331mila) e degli autonomi (+81mila) e del calo dei dipendenti a termine (-110mila). Su base mensile, il tasso di occupazione scende al 62,1 per cento, quello di inattività sale al 33,7 per cento, mentre il tasso di disoccupazione è stabile al 6,1 per cento", commenta L'Istat.

Per Confcommercio, la riduzione degli occupati registrata a settembre si inscrive in un quadro coerente di indicatori che testimoniano un forte rallentamento dell’attività economica. "Se il fenomeno proseguisse anche nei prossimi mesi ne conseguirebbero gravi effetti sia sulla crescita del 2024 sia, soprattutto, su quella del 2025, per effetto dell’esiguità dell’eredità trasmessa. A cascata, si ridurrebbe la probabilità di centrare l’obiettivo di uscita dalla procedura di infrazione per deficit eccessivo già nel 2026, come stabilito dal governo, a meno di significative restrizioni sulla finanza pubblica", prosegue Confcommercio.

L'associazione che raggruppa oltre 700mila imprese, invita a guardare con attenzione soprattutto la riduzione degli occupati nella fascia 35-49 anni, con un analogo aumento degli inattivi.

"In ogni caso, a sostenere i redditi reali delle famiglie vi è la conferma di un’inflazione che è ormai tornata ai tassi di crescita sperimentati nel decennio precedente. Il lieve aumento rilevato a ottobre su base annua era completamente atteso e va considerato fisiologico come anche la dinamica dei prezzi nell’euroarea, sebbene alcuni spunti di ripresa dei prezzi su segmenti sensibili, come l’alimentare e l’istruzione, potrebbero creare qualche problema in termini di sentiment, con riflessi negativi sul già debole circuito redditi-fiducia-consumi, dal cui pieno funzionamento dipendono le sorti della crescita economica in questi mesi finali del 2024", ha aggiunto l'Ufficio studi Confcommercio.

Riepilogo
  • A settembre 2024, il numero di occupati è diminuito (-0,3%), mentre quello degli inattivi è aumentato (+0,4%).
  • La diminuzione degli occupati riguarda soprattutto la fascia d'età 35-49 anni, con un corrispondente aumento degli inattivi in questo gruppo.
  • Confcommercio esprime preoccupazione per il rallentamento economico e invita ad osservare attentamente l'andamento dell'occupazione, soprattutto nella fascia 35-49 anni.
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