Adidas e Puma in calo dopo le analisi critiche
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Le azioni dei due produttori di articoli sportivi Adidas e Puma hanno registrato perdite oggi, giovedì. Mentre Adidas aveva deluso dopo aver presentato i dati del secondo trimestre e confermato le previsioni il giorno precedente, e ora alcuni analisti hanno abbassato i loro obiettivi di prezzo, le azioni di Puma hanno sofferto di un commento negativo da parte di Baader Bank dopo la pubblicazione del bilancio trimestrale completo.
Adidas ha perso il 2,5% nel Dax a 170,60 euro, dopo essere crollata dell'11,5% mercoledì a seguito di obiettivi annuali non rivisti al rialzo. Puma ha ceduto nel MDax anch'essa del 2,5% a 18,94 euro.
Tra le numerose case di analisi che hanno abbassato i loro obiettivi di prezzo per Adidas c'erano Goldman Sachs, che valuta il titolo come "Neutral", così come Citigroup e Bank of America, che hanno comunque ribadito il loro giudizio "Buy". Gli esperti di Goldman Sachs hanno criticato soprattutto le mancate aspettative di fatturato nel secondo trimestre. Per quanto riguarda gli obiettivi annuali, hanno affermato che questi lasciavano prevedere un "moderato progresso", anche alla luce della pressione derivante dai miglioramenti del concorrente Nike.
Per quanto riguarda Puma, il declassamento dell'analista di Baader Bank Volker Bosse da "Add" a "Reduce" ha contribuito alle perdite di valore. Allo stesso tempo, Bosse ha abbassato il prezzo obiettivo da 25 a 18 euro, poiché si aspetta che il produttore di articoli sportivi abbia ancora molta strada da fare in termini di normalizzazione del business. Ha fatto riferimento alle dichiarazioni del nuovo ceo Arthur Hoeld, secondo cui il 2025 sarà un nuovo inizio e il 2026 un anno di transizione.
Riguardo ai dati di questo giorno, l'analista Dirk Schlamp di Dz Bank ha ricordato che Puma aveva già "sconvolto" il mercato la scorsa settimana con risultati inaspettatamente deboli per il secondo trimestre e "un forte profit warning" a causa di un calo della dinamica del marchio. Pertanto, ora non ci sono più sorprese. Dall'aggiornamento strategico annunciato per la fine di ottobre, si aspetta maggiore chiarezza su come il consiglio di amministrazione intenda riposizionare il marchio nel competitivo mercato performance e lifestyle e vendere nuovamente più prodotti a "prezzo pieno".
Questo articolo è stato pubblicato originariamente sulle altre edizioni di FashionUnited e tradotto in italiano usando un tool di intelligenza artificiale.
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