Aeffe: utile in calo e ricavi in crescita nel FY 2015
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Aeffe, azienda cui fanno capo, tra gli altri, i marchi Alberta Ferretti e Moschino, ha archiviato il 2015 riducendo l'indebitamento di 3 milioni di euro.
L'utile netto di gruppo è pari a 1,5 milioni di euro, rispetto ai 2,7 milioni del 2014 e l'indebitamento finanziario netto è pari a 80,5 milioni, rispetto agli 83,5 milioni del 2014.
I ricavi consolidati 2015 sono stati pari a 268,8 milioni di euro, rispetto ai 251,5 milioni dell’esercizio 2014, in crescita del 7 percento a cambi correnti, mentre l'Ebitda è risultato pari a 19,3 milioni di euro (7,2 percento sul fatturato) rispetto ai 25,7 milioni del 2014 (10,2 percento sul fatturato), a seguito dell’incremento dei costi sostenuti per il rafforzamento della visibilità dei brand del gruppo.
Nel 2015 le vendite in Italia hanno registrato una crescita del 5,4 percento a 119,7 milioni di euro
L'azienda di San Giovanni in Marignano, quotata al segmento Star di Borsa italiana, ha in pancia anche le etichette Philosophy di Lorenzo Serafini, Pollini, Jeremy Scott e Cédric Charlier.
“Nel corso del 2015 il gruppo è stato impegnato nel delineare linee strategiche di crescita per la profittabilità di lungo periodo, realizzando investimenti in aree significative, come portafoglio brand, marketing, advertising e distribuzione retail", ha detto Massimo Ferretti, presidente esecutivo di Aeffe.
"Giudichiamo positivamente gli obiettivi finora raggiunti, sia nel segmento prêt-à-porter, sia accessori, che già riflettono una maggiore vitalità e il rafforzamento del posizionamento dei nostri brand in mercati con alto potenziale, tra cui Greater China e Stati Uniti", ha aggiunto Ferretti.
Nel 2015 le vendite in Italia, pari al 44,5 percento del fatturato consolidato, hanno registrato, rispetto al 2014, una crescita del 5,4 percento a 119,7 milioni di euro.
A tassi di cambio costanti, nel 2015 le vendite in Europa, con un’incidenza sul fatturato del 21,1 percento, hanno riportato una progressione dello 0,5 percento. Il mercato russo, pari al 3,4 percento del fatturato consolidato, è diminuito del 44,8 percento, "calo unicamente dovuto alla difficile congiuntura economica del paese che ha interessato tutti i brand del gruppo", ha spiegato il management in una nota.
Le vendite negli Stati Uniti, con un’incidenza sul fatturato dell’8,3 percento, hanno registrato un aumento pari al 18,1 percento a tassi di cambio costanti. Il Giappone, pari al 2,5 percento del fatturato di gruppo, ha registrato un decremento del 2,8 percento. Nel resto del mondo, il gruppo ha conseguito ricavi per 53,9 milioni di euro, con un’incidenza sul fatturato del 20,1 percento, in aumento del 26,1 percento a cambi costanti rispetto al 2014.