Agricoltura rigenerativa nella moda: il fondo di Kering e Inditex ampliano la sua portata globale
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Il Regenerative Fund for Nature, promosso da Kering e Inditex in collaborazione con Conservation International, ha già integrato oltre 1,1 milioni di ettari di terreni agricoli in progetti di agricoltura rigenerativa in otto paesi e prevede di espandersi in altri cinque. Questo progresso segna un ampliamento significativo sia nella scala geografica, sia nell'approccio operativo del fondo. Come anticipato dalla testata specializzata Wwd, l'iniziativa ora incorpora un nuovo modello di partecipazione pensato per facilitare l'ingresso di più marchi del settore e promuovere una più ampia adozione di pratiche agricole rigenerative.
Lanciato nel 2021 da Kering insieme a Conservation International, organizzazione con una vasta esperienza nella protezione della natura, il fondo ha aggiunto Inditex come partner strategico nel 2023. Mentre Conservation International guida l'implementazione tecnica e scientifica dei progetti, Kering e Inditex si occupano del finanziamento, del monitoraggio e dell'applicazione diretta dei risultati nelle rispettive catene di fornitura. Alcuni marchi del gruppo Kering hanno già iniziato a utilizzare materie prime rigenerative provenienti da queste iniziative.
La selezione dei progetti si basa sul loro potenziale rigenerativo, sul loro impatto positivo sulle comunità locali e sulla loro fattibilità a lungo termine. Vengono privilegiate le regioni chiave per l'approvvigionamento di materie prime fondamentali come cotone, lana, pelle e cashmere. Le comunità agricole partecipanti ricevono formazione, supporto tecnico e premi economici per la certificazione dei loro prodotti. In India, per esempio, le donne che si dedicano alla coltivazione del cotone sono state certificate come produttrici biologiche e ottengono un incremento del dieci per cento sul loro raccolto.
Un altro dei casi più rappresentativi si trova in Argentina, dove i pastori hanno adottato tecniche non letali per proteggere il loro bestiame, il che ha facilitato il ritorno di specie in via di estinzione, come il guanaco e il gatto delle Ande. Qui ottengono un incremento del quindici per cento sul loro raccolto.
Per chi ha meno familiarità con il concetto, l'agricoltura rigenerativa propone un approccio che va oltre la sostenibilità tradizionale. Il suo obiettivo è ripristinare la salute del suolo, promuovere la biodiversità, ottimizzare l'uso dell'acqua e catturare il carbonio, migliorando al contempo le condizioni di vita dei produttori. In pratica, questo si traduce in metodi adattati al contesto locale come la rotazione e la diversificazione delle colture, la riduzione dell'uso di sostanze chimiche o il pascolo rispettoso dei cicli naturali.
"L'obiettivo è ridurre l'impatto ambientale della moda e allo stesso tempo restituire valore alla natura e migliorare le condizioni di vita di chi produce le sue materie prime", riassumono dal fondo nelle dichiarazioni raccolte da Wwd.
Nella sua nuova fase, il Regenerative Fund for Nature ha stabilito un sistema graduale di partecipazione per facilitare l'ingresso di nuovi marchi. Al livello più alto, quello di socio fondatore, è richiesto un investimento di 3 milioni di dollari in tre anni, che garantisce l'accesso prioritario ai progetti e alle materie prime risultanti. Il livello principale prevede un contributo annuo di 200.000 dollari per tre anni, un'opzione pensata per le aziende che desiderano un impatto tangibile senza la necessità di un investimento iniziale elevato. Infine, il livello di contributore associato offre una modalità flessibile, valutata caso per caso, per supportare iniziative specifiche o territori specifici senza impegno a lungo termine.
Ciascuno di questi livelli fornisce accesso a metriche di impatto, visibilità e la possibilità di integrare i risultati del fondo nelle strategie Esg (ambientali, sociali e di governance) di ogni azienda. Inoltre, il fondo ha sviluppato un nuovo quadro di misurazione allineato con gli standard della Science-Based targets network e uno strumento che consente di attribuire in modo preciso l'impatto, diretto e indiretto, generato da ciascun contributo.
Questo articolo è stato pubblicato originariamente sulle altre edizioni di FashionUnited e tradotto in italiano usando un tool di intelligenza artificiale.
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