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Alibaba racconta cosa piace ai cinesi

Scritto da Isabella Naef

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Courtesy of Alizila

La Cina sarà probabilmente il più grande mercato del lusso del pianeta entro il 2025. Una terra promessa per tanti marchi italiani ed europei che sono, già da anni, sbarcato su questo mercato. Il gigante dell’ecommerce Alibaba ha riassunto le principali tendenze delle vendite online per il 2022 in Cina. “Tod’s è un esempio concreto di come anche i marchi di lusso si stanno inserendo nella vita della fiorente classe media del paese e come possano trarre vantaggio dall’ecommerce. Dal 2017 infatti, l’azienda è presente con alcuni dei suoi marchi sulla piattaforma online di Alibaba, Tmall Luxury Pavilion”, hanno sottolineato gli esperti della piattaforma fondata nel 1999 da 18 persone guidate da Jack Ma, un ex insegnante di inglese di Hangzhou, Cina.

Il vintage e il seconda mano sono altre tendenze in primo piano

Il 2021 ha portato numerosi sviluppi all’interno dell’ecommerce cinese, e il 2022 sarà l’anno della conferma di questi trend. Sostenibilità, consumatori Gen Z e livestreaming saranno solo alcune delle parole d’ordine per l’anno a venire.

Ma vediamo quali sono le principali tendenze. La sosteniilità è al top dei trend. “La sostenibilità è stata in prima linea tra gli impegni di Alibaba Group, che ha annunciato il proprio sforzo in questa direzione annunciando la riduzione delle proprie emissioni di carbonio di 1,5 gigatoni per il 2035. Questo rende il gruppo il primo grande operatore di ecommerce a fissare un tale obiettivo”, specifica il management dell’azienda. Al secondo posto delle tendenze rilevate il desiderio, come già accennato precedentemente, dei marchi internazionali di aggredire il mercato cinese. “Da quando la pandemia di coronavirus ha messo in crisi i mercati nazionali, i marchi globali hanno accelerato il loro passaggio verso la Cina. Nel corso dell’anno, rivenditori di gioielli di lusso come il francese Cartier o il designer italiano di mocassini di lusso Tod’s hanno superato le barriere linguistiche e culturali per espandersi nella seconda economia più grande del mondo utilizzando strumenti come il livestreaming e Hey Box”, si legge nella ricerca di Alibaba.

Il vintage e il seconda mano, un po’ come accade in Europa, sono altre tendenze in primo piano. Una tendenza che è emersa in particolare durante la pandemia, quando molti cittadini cinesi hanno sentito il bisogno di ottimizzare lo spazio nelle loro case, unito anche a un crescente interesse verso una vita più sostenibile. Inoltre, la maggior parte degli compratori di lusso second-hand sono donne della classe media e consumatori della Gen Z, secondo i dati di Tmall Global.

La presenza omnichannel dei marchi di lusso è un altro fenomeno tangibile, così come il fatto che la Generazione Z, che oggi costituisce il 15 per cento della popolazione cinese, sia diventata trendsetter per il mercato cinese. Una generazione, spiega Alibaba, che realizza oltre il 25 per cento degli acquisti legati ai nuovi marchi. La Generazione Z si rivela quindi una classe demografica alla quale prestare sempre più attenzione nello sviluppo delle strategie di vendita, grazie alla sua enorme influenza sulle tendenze di consumo. “Nel 2021, le tendenze di spicco per questi giovani sono state: subculture nel fashion, nutricosmetici, profumi gender-neutral, cibo sano e natura”, hanno sottolineato gli esperti.

Alibaba Group Holding Limited ha archiviato il quarto trimestre con una crescita del fatturato del 29 per cento rispetto all’anno precedente, a quota 200.690 milioni di Rmb (31.147 milioni di dollari). I consumatori attivi globali annuali attraverso l’ecosistema Alibaba hanno raggiunto circa 1,24 miliardi, con un aumento netto trimestrale di 62 milioni di consumatori.

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