Altagamma: il mercato del lusso ha superato i 1.000 miliardi di euro

Il mercato totale dei beni di lusso ha superato nel 2015 la soglia dei 1.000 miliardi di euro. Questo il dato diffuso ieri, a Milano, nel corso dell'Osservatorio Altagamma 2015, annuale appuntamento che fotografa l’andamento del segmento più alto del mercato. Un mercato che prosegue quest’anno il trend positivo iniziato nel 2010, dopo l’arresto del 2009.

Quest'anno è stato preso in esame, per la prima volta, anche il settore dell'arte.

“Il superamento della soglia dei mille miliardi di euro di consumi mondiali è una pietra miliare per la nostra industria. Le imprese europee faranno quest’anno ottimi bilanci, ma la moderazione si impone: la crescita reale è contenuta e lo sarà anche nel 2016. Una situazione di crescita moderata richiede alle imprese di riconsiderare in modo significativo le strategie di investimento: perseguire la crescita organica, grande disciplina sull’uso della liquidità, riduzione del costo del capitale", ha spiegato Armando Branchini, vice-presidente di Fondazione Altagamma, che riunisce le imprese del gotha del lusso.

Dati alla mano, a cambi correnti, la crescita dei consumi del comparto personal luxury si è attestata intorno al 13 percento, per un valore complessivo di 253 miliardi di euro. In termini reali, la crescita dei consumi 2015 sarà pari al 2 percento.

In forte crescita anche i canali online (+40 percento) e outlet (+35 percento)

Molti i Paesi che hanno registrato una buona performance, tra le eccezioni, invece, la Russia. Nel dettaglio, l'Europa è cresciuta del 5 percento a tassi costanti, il Giappone del 9 percento, grazie a una nuova consumer confidence locale e al turismo cinese. Stabile l’America (0 percento).

Il mercato Mainland China è risultato in calo del 2 percento, anche se quella cinese resta la nazionalità dominante per i consumi del lusso con una quota del 31 percento del totale mondiale.

Relativamente ai canali di vendita, il retail ha raggiunto un 34 percento del totale mercato nel 2015 (+20 percento). In forte crescita anche i canali online (+40 percento) e outlet (+35 percento).

L'Italia, nei primi 9 mesi dell’anno, ha registrato un aumento del Tax free shopping del 19 percento rispetto allo stesso periodo del 2014, ma le crescite in doppia cifra sono state messe a segno anche dai principali mercati europei, a eccezione della Gran Bretagna, che ha scontato l’effetto valuta.

Le previsioni per il 2016 indicano una crescita commisurata alla “nuova normalità” dei consumi globali dell’alto di gamma, con una media di incremento che dovrebbe aggirarsi intorno al +3, +3,5 percento.