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Amazon Italia Transport, sequestrati 120 milioni per frode fiscale

Scritto da Isabella Naef

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Amazon ha sottolineato: "abbiamo un Codice di condotta che i fornitori devono rispettare per poter lavorare con noi' Credits: Courtesy of Amazon, ph credit Barbara Corsico
La Guardia di finanza sequestra 121 milioni di euro ad Amazon. Ieri, il Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano, in un'inchiesta del pubblico ministero Paolo Storari e Valentina Mondovì, ha eseguito un sequestro preventivo d'urgenza di circa 121 milioni di euro per frode fiscale a carico della filiale italiana di Amazon.

L'indagine, come riporta un lancio dell'Ansa, vede al centro i "serbatoi di manodopera", presunto sistema attraverso il quale grandi aziende si garantiscono "tariffe altamente competitive" sul mercato "appaltando" per i loro servizi di logistica la manodopera a cooperative, consorzi e società "filtro" in modo irregolare, con annesso "sfruttamento del lavoro". Il sequestro firmato dai pm a carico di Amazon Italia dovrà essere convalidato dall'ufficio gip.

Questa è il commento di Amazon a quanto accaduto ieri: "rispettiamo tutte le leggi e le normative vigenti in ogni Paese in cui operiamo e richiediamo che le aziende che lavorano con noi facciano lo stesso. Abbiamo definito standard elevati sia per noi, sia per i nostri fornitori, e abbiamo un Codice di condotta che i fornitori devono rispettare per poter lavorare con noi. Continueremo a collaborare prontamente con le autorità competenti nel corso dell’indagine".

Come si legge nel lancio dell'Ansa, dalle inchieste sono emerse vicende in fotocopia di lavoratori "sfruttati", costretti a passare come in una "transumanza" da una società all'altra dalle quali erano formalmente assunti, società "filtro" o consorzi, e lasciati sempre senza contributi previdenziali e assistenziali.

Il sequestro preventivo, riporta il Corriere della Sera, è motivato, tra le esigenze cautelari, anche con il fatto che Amazon Italia Transport srl da un lato abbia continuato anche nel 2023 ad avere lo stesso tipo di rapporti con quei "fornitori critici", generando altri 30 milioni di Iva che per i pm potrebbero avere lo stesso problema dei 121 milioni ora sequestrati per il 2017-2022, e che dall’altro "non risulti avere a oggi adottato alcun presidio né alcuna diversa modalità di gestione finalizzata ad interrompere gli effetti illeciti del meccanismo fraudolento, che la vede direttamente coinvolta nel preminente ruolo di soggetto committente e diretto beneficiario sia delle prestazioni svolte in suo favore dai singoli lavoratori, sia degli indebiti ed ingenti indebiti vantaggi patrimoniali conseguiti in danno dell’Erario". Sono tre gli indagati fra i manager firmatari delle dichiarazioni dei redditi incriminate, mentre la società Amazon Italia Transport srl è indagata in base alla legge 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa delle imprese per reati commessi dai dirigenti nell’interesse aziendale.

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