Bain-Altagamma: lusso a 530-570 miliardi di euro entro il 2030
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Nel 2022 il mercato globale del lusso personale ha messo a segno un anno a quota 345 miliardi di euro
Nel dettagloio, il Monitor Altagamma-Bain evidenzia come, al netto delle condizioni economiche incerte, il mercato globale del lusso personale abbia messo a segno un anno record nel 2022, a 345 miliardi di euro (+19 per cento rispetto al 2021).
Nel primo trimestre di quest’anno, nonostante il rallentamento registrato negli Usa, dovuto a un atteggiamento prudente da parte dei consumatori per una potenziale recessione, il mercato del lusso ha registrato una crescita del +9/11 per cento, sostenuta dal continuo slancio dei consumi locali in Europa, dalla o riapertura della Cina e abolizione delle zero-Covid policy e dalla solidità dell’Asia, seppure con alcune novità nella mappa del lusso.
La base dei consumatori ultra-abbienti rimane forte, mentre si riscontra una volontà di elevazione che spinge i clienti ad acquistare “meno”, ma “meglio”.
Gli orologi e gioielli registrano le performance migliori. Le principali opportunità per il settore nel medio termine sono legate all’evoluzione Esg (anche in virtù di un aumento delle pressioni normative) e alle nuove tecnologie, come la Generative Ai (intelligenza artificiale), che hanno un potenziale impatto sull’intera catena del valore dei beni di lusso. Bain & Company prevede per quest’anno un’ulteriore crescita compresa tra il 5 e l’8 per cento, con un potenziale scenario “ottimistico” che tocca quota +9-12 per cento, a seconda degli sviluppi dello scenario economico. “Dopo il rimbalzo registrato all’indomani della pandemia, ora l’industria del lusso sta vivendo una nuova era, caratterizzata dall’affermarsi di alcuni driver di resilienza. I brand che intendono avere successo, in questo contesto di incertezza e dovendosi confrontare con una domanda sempre più esigente, devono adottare un approccio olistico nei confronti dei propri clienti, lavorare a una value proposition più elevata – che tenga in considerazione clienteling ed esperienzialità – e bilanciare la propria esposizione alle diverse aree geografiche” hanno sottolineato Claudia D’Arpizio e Federica Levato, senior partner di Bain & Company e autrici dello studio.
Guardando al 2030, è comunque probabile che il mercato dei beni di lusso personali aumenti grazie ai suoi solidi fondamentali, incrementando il suo valore fino a raggiungere una cifra compresa tra 530 e 570 miliardi di euro.
L’aggiornamento dell’Altagamma Consensus 2022, giunto alla 13esima edizione, viene elaborato in collaborazione con 18 analisti e partner internazionali, tra cui Bain&Company, Bcg, Bernstein, Equita, Exane Bnp Paribas, J.P morgan e Mediobanca.
"Le stime degli analisti e dei partner coinvolti nel Consensus Altagamma parlano di un 2023 che procede agilmente verso una marginalità del 10 per cento. Malgrado l’incertezza macroeconomica e geopolitica, il comparto dell’alto di gamma si conferma in stabile e solida crescita", ha sottolineato Stefania Lazzaroni, direttrice generale di Altagamma.
L’Europa beneficia del ritorno dei turisti: tema portante dell’anno. Milano e Parigi fra le mete più amate anche per i flussi provenienti da Uk (tax free) e malgrado i Cinesi non sia tornata in pieno a viaggiare. Il consumo locale tiene meglio del previsto, portando gli analisti ad alzare le stime dal 5 al 10 per cento. Per gli Stati Uniti, il quadro è chiaroscuro. L’effetto dell’inflazione sulla classe media è già in atto e l’helicopter money del 2022 non ha più presa. Soffrono brand e prodotti aspirazionali; crescono i top brand. Gli high-end consumers americani, tornati a viaggiare, spendono fuori US. La stima di crescita sull’anno è del 3 per cento. Il Giappone, spinto dal turismo di breve tratta cinese e coreano, mostra prospettive di crescita al rialzo (+10 per cento) e si conferma un mercato rilevante per i brand del lusso che qui puntano di più sul canale offline, potenziato da esperienze di hospitality.
Cina e Asia tornano a splendere (+14 per cento) con la Cina che si candida a diventare il primo mercato mondiale. "Il mix è vincente: crescita della classe media, nuove città residenziali e turistiche, competenza digitale delle nuove generazioni, riscoperta del leisure dopo i lockdown. La Corea del Sud è tra i più promettenti mercati, di enorme interesse per la sua influenza culturale nell’area. Cresce anche la Tailandia", hanno spiegato gli esperti. In crescita anche il Middle East +10 per cento, grazie alle aree come gli Emirati Arabi Uniti (ma anche la Turchia) che traggono vantaggio dai consumi dei russi.
Sul fronte consumatori, accelera la rincorsa verso i livelli pre Covid-19 dei consumatori cinesi che saranno i best performer nel 2023 con una stima di crescita raddoppiata rispetto a fine 2022: +20 per cento. Il mercato ha riaperto e i cinesi sono tornati a viaggiare. Molti scommettono su un non ritorno di lockdown autunnali. La prospettiva degli analisti vede il raddoppio della crescita dei consumi dei cittadini giapponesi (+9 per cento), che mostrano una ritrovata consumer confidence.Le ottime vendite in Europa sono guidate non solo dallo shopping turistico, ma anche dal consumo locale la cui stima di incremento è rivista al rialzo (+6 per cento) nonostante l’inflazione. Più contenuta la crescita prevista dei consumi degli americani (+4 per cento): inflazione e minaccia di recessione hanno eroso il potere di acquisto dei consumatori alla base della piramide, non i top- spender. Si tratta comunque, più che di un declino, di una normalizzazione rispetto al fortissimo rimbalzo post-pandemico registrato nel 2022. In crescita (+10 per cento) anche la stima per il resto dell’Asia.
I negozi
I negozi fisici (+11 per cento) beneficeranno del definitivo ritorno alla normalità in tutte le geografie. Il retail digitale dovrebbe continuare la sua espansione (+10 per cento) pur con tassi di crescita non paragonabili al raddoppio delle vendite degli anni precedenti. Il wholesale fisico (+4 per cento) e wholesale digitale (+5 per cento) si attestano su percentuali di crescita modeste in linea con lo scorso anno. Sull’online potranno tuttavia influire positivamente le innovazioni digitali come l’intelligenza artificiale e la sempre maggiore fluidità della customer experience perseguita dai Brand.
La pelletteria
Quanto alle categorie di prodotto, è della pelletteria (+11 per cento) la maggiore crescita prevista per il 2023 e anche le calzature (+9 per cento) registrano una previsione al rialzo rispetto all’ultima stima.