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Blumarine: i sindacati chiedono di ridurre gli esuberi

Scritto da Isabella Naef

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La proprietà di Blumarine ha aperto la procedura di licenziamento per 61 dipendenti su 97. Subito i sindacati hanno chiesto alla proprietà di ridurre il numero degli esuberi.

Nel dettaglio, Cgil e Cisl nella vertenza con la proprietà di Blufin, il gruppo che produce Blumarine, hanno sottolineato il loro disappunto per la"velocità con cui la proprietà ha aperto la procedura di licenziamento e il numero impressionante di esuberi dichiarati, 61 su 97 dipendenti, riporta l'edizione online de Il Resto del Carlino.

Qualche settimana fa la nuova proprietà ha nominato Nicola Brognano nuovo direttore creativo di Blumarine a partire da marzo 2020

Qualche settimana fa la nuova proprietà ha nominato Nicola Brognano nuovo direttore creativo di Blumarine a partire da marzo. E' così che Marco Marchi, proprietario della nuova holding Eccellenze Italiane che ha recentemente acquisito ha griffe che ha sede a Carpi, intende dare nuovo impulso alla griffe.

“Nicola porterà a Blumarine la freschezza del suo talento creativo e un approccio innovativo per dare nuovo slancio a un marchio iconico come questo", ha sottolineato Marchi.

Lo scorso novembre si è consumato il matrimonio tra i vicini di casa Liu Jo e Blumarine. L'azienda carpigiana fondata e guidata da Marchi, infatti, ha acquistato il 100 per cento di Blumarine. Marchi da tempo corteggiava la "vicina di casa" Blumarine.

Il marchio Blumarine è stato fondato nel 1977 dalla stilista Anna Molinari e dal marito Gianpaolo Tarabini.

Da allora, quindi, Blufin, di cui fanno parte anche i brand Anna Molinari, Blumarine e Be Blumarine, fa parte della holding Eccellenze italiane. Circa un anno fa, il gruppo Blufin ha lanciato Be Blumarine, un nuovo brand dedicato a una clientela giovane.

"Con questa acquisizione prende forma il mio sogno imprenditoriale di aggregare delle Eccellenze italiane e lanciarle nella competizione globale. In un mercato in fortissima evoluzione, i consumatori premiano i brand forti di identità distintive che fanno della qualità e della creatività gli elementi fondanti. In Italia esiste questo straordinario patrimonio di aziende che tuttavia spesso non sono in grado di crescere per mancanza di massa critica, capitale, tecnologia, management e sinergie. Asset che solo un grande gruppo può garantire”, sottolineava, in una nota, Marchi.

Foto: Blumarine website

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