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Bollettino Excelsior: 526mila i lavoratori ricercati a settembre

Scritto da Isabella Naef

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Secondo il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, sono oltre 526mila i lavoratori ricercati dalle imprese per il mese di settembre, circa 91mila in più (+20,9 per cento) rispetto allo stesso periodo del 2019. Nel dettaglio, nel trimestre settembre-novembre le imprese hanno in programma di assumere 1,5 milioni di lavoratori (+23,5 per cento rispetto all’analogo trimestre 2019).

Tra le figure di difficile reperimento artigiani e operai specializzati del tessile e dell’abbigliamento

Dati alla mano, l’industria programma per il mese di settembre 156mila entrate che salgono a 436mila nel trimestre settembre-novembre, in crescita rispettivamente del 24,8 per cento e del 29,1 per cento rispetto al 2019. Si consolida la ripresa del manifatturiero con 114mila entrate nel mese e 317mila nel trimestre (rispettivamente +31,7 per cento e +34,9 per cento rispetto agli stessi periodi del 2019). A guidare, si legge nel bollettino, sono le industrie della meccatronica che ricercano 31mila lavoratori nel mese e 87mila nel trimestre, seguite dalle industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo (27mila nel mese e 75mila nel trimestre) e da quelle tessili, dell’abbigliamento e calzature (16mila nel mese e 45mila nel trimestre).

Tra le figure di più difficile reperimento figurano fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori carpenteria metallica (66,2 per cento), fabbri ferrai, costruttori di utensili e assimilati (65,8 per cento), artigiani e operai specializzati del tessile e dell’abbigliamento (65,5 per cento). Difficili da reperire anche i tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni (59,2 per cento), i tecnici della distribuzione commerciale (58,7 per cento) e quelli della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (57,1 per cento) così come gli specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali (57,2 per cento) e gli ingegneri (47,8 per cento).

A incontrare le maggiori difficoltà di reperimento sono le imprese delle regioni del Nord est, seguite da quelle del Nord Ovest, Centro e Sud e Isole.

La domanda di lavoro appare trainata prevalentemente dai contratti a tempo determinato con 275mila unità, pari al 52,3% delle entrate programmate. Seguono i contratti a tempo indeterminato (109mila), i contratti di somministrazione (49mila), gli altri contratti alle dipendenze (37mila), i contratti di apprendistato (28mila), gli altri contratti alle dipendenze (18mila) e i contratti di collaborazione (10mila).

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