Borsalino punta sugli accessori e prevede un 2022 in crescita del 25-30 per cento
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Borsalino prevede una crescita del 25-30 per cento nel 2022
A raccontare a FashionUnited cosa bolle in pentola per questa etichetta le cui origini risalgono addirittura al 1857, quando Giuseppe Borsalino avviò ad Alessandria un laboratorio artigianale per la produzione di cappelli in feltro, è il general manager Mauro Baglietto. "Ci siamo lasciati alle spalle un anno di ripresa, abbiamo avviato una serie di attività che ci hanno dato ottimi riscontri, a partire dall'allargamento della distribuzione che ci ha visti entrare anche nei negozi fashion e non solo nelle cappellerie", ha spiegato Baglietto, aggiungendo che il brand conta 9 boutique monomarca e circa 550 punti vendita selezionati nel mondo. Lo scorso ottobre è stato tenuto a battesimo un nuovo monomarca all’interno dell’aeroporto di Milano-Linate. Questa iniziativa segna per il brand l’ingresso nel canale travel retail e consolida la sua presenza nella città di Milano dove, oltre allo showroom aziendale, sono presenti gli storici flagship store di via Sant’Andrea e Galleria Vittorio Emanuele II.
"Stiamo puntando molto anche sulla donna, la cui produzione ora è in equilibrio con quella dedicata all'uomo", dice il general manager spiegando che circa la metà della produzione Borsalino è dedicata alla donna. Anche l'estero figura nei piani di business di questa etichetta che, dal 2018, è di proprietà di Haeres Equita, un fondo di private equity di cui fanno parte investitori italiani e internazionali. L'azienda, il cui primo mercato è l'Europa, seguita da Usa e Asia Pacific e Giappone, punta infatti a crescere sempre di più negli Usa. Conosciuto ovunque, grazie anche a icone cinematografiche del passato del calibro di Humphrey Bogart in "Casablanca", Jean-Paul Belmondo in "Fino all’ultimo respiro" e Marcello Mastroianni in "8 e ½", che hanno indossato il celebre copricapo, il marchio presenta due collezioni l’anno, autunno-inverno e primavera-estate, maschile e femminile, in feltro e paglia dell’Ecuador. I prezzi oscillano da 250-300 euro per il classico Panama, fino ai 1000 euro per altri modelli. "Fortunatamente abbiamo una trasversalità che ci consente di andare a dialogare con una platea molto ampia", ha osservato Baglietto, sottolineando che la produzione è concentrata nella manifattura di Alessandria. "Per i modelli in feltro sono necessari più di 50 passaggi manuali e 7 settimane di lavorazione; la realizzazione dei modelli in paglia, intrecciati manualmente, può richiedere fino a 6 mesi per ogni singolo cappello", ha spiegato il general manager.In occasione della settimana della moda femminile di Milano, Borsalino ha presentato una collezione autunno-inverno 2022/23 che è un viaggio nella memoria che, dagli anni Settanta, riporta al periodo fra le due guerre. La collezione, che è stata messa a punto dal creative curator della maison, Giacomo Santucci, si declina nei toni del blu, rosso-ruggine e verde. I modelli d’archivio anni Settanta incontrano il découpage, l’effetto maltinto, le cuciture punto selleria e i fori. Inediti nastri in grosgrain, patch e tracolle-gioiello esaltano le iconiche forme Borsalino d’archivio. Il mondo animalier si arricchisce di un nuovo motivo: la ‘tigre reale’ in feltro a pelo lungo. La tiara diventa elemento grafico e viene proposta nell’inedita versione in bambù. Novità assoluta: il feltro di lana rigata con lettering Borsalino a contrasto. Presenti anche le proposte in tessuto che riflettono ed esaltano i temi della collezione. Protagonista è il crest all-over Borsalino che, disponibile in due differenti versioni, ricopre gli iconici modelli baseball e bucket.