Brunello Cucinelli: prevista crescita intorno al 10 per cento per il 2022
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“Per la nostra Casa di moda il 2021 è stato un anno da annoverare tra i bellissimi. Abbiamo conseguito dei risultati importanti a livello mondiale, sia sotto il profilo economico, sia di immagine, tanto da poter definire questo tempo appena trascorso: anno del riequilibrio. Le collezioni primavera-estate 2022 e le pre-collezioni autunno-inverno 2022 hanno ricevuto un grande apprezzamento sia da parte dei buyers, sia dalla stampa internazionale, e a seguito di tali risultati ci immaginiamo per l’anno in corso una bella, garbata ed equilibrata crescita intorno al 10 per cento. Tutto ciò ci consentirà di lavorare con sana concentrazione e dedizione, immaginando per la nostra Casa di Moda, per il territorio e per le prossime generazioni, un futuro luminoso”. Con queste parole Brunello Cucinelli, presidente esecutivo e direttore creativo della casa di moda ha commentato i dati preliminari della gestione del 2021.
I ricavi netti sono stati pari a 712,0 milioni di euro, in crescita del +30,9 per cento a cambi correnti
I ricavi netti sono stati pari a 712,0 milioni di euro, in crescita del +30,9 per cento a cambi correnti (+32,4 per cento a cambi costanti) rispetto al 2020. Le Americhe hanno registrato un aumento del 36,7 per cento, l’Asia del 32,9 per cento, l’Europa del 26,5 per cento, l’Italia del 23,2 per cento. Il canale retail ha segnati un aumento del 56 per cento e il wholesale del +6,3 per cento.
Nel confronto con il 2019, i ricavi del 2021 crescono del +17,2 per cento a cambi correnti, con il canale retail in crescita del +23,5 per cento e il wholesale del +9,1 per cento.
Ieri il consiglio di amministrazione di Brunello Cucinelli spa, ha esaminato i ricavi netti consolidati preliminari di vendita dell’anno 2021 e l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2021.
“Pensiamo che il 2021 sia l’anno in cui la nostra interpretazione di Capitalismo umanistico e Umana sostenibilità sia probabilmente diventata ancora più chiara e apprezzata dalla sensibilità di molte persone nel mondo. Nella nostra idea di sostenibilità, l’importante dimensione ambientale convive con altre tre dimensioni fondamentali: quella economica, quella morale e quella culturale”, ha aggiunto Cucinelli. La griffe non parteciperà a Pitti Uomo, in scena da oggi al 13 gennaio a Firenze per tutelare la salute dei suoi dipendenti in un momento in cui l’aumento dei contagi dovuti alla variante Omicron del Covid-19 sta raggiungendo il picco massimo. “Crediamo”, sottolineava a tal proposito Cucinelli qualche giorno fa, “che sia una scelta presa con senso di responsabilità verso quella strada intrapresa negli ultimi mesi che auspichiamo tutti, possa portarci al più presto a una normalità di vita e rapporti umani”.
Tornando ai dati economici, in Italia l’azienda evidenzia “un importante miglioramento del trend delle vendite nell’ultima parte dell’anno; nel 2021 la crescita è pari al +23,2 per cento rispetto al 2020, con un marginale calo del -6,2 per cento rispetto al 2019; molto significativa la crescita nel quarto trimestre rispetto al 2020, con una performance vicino alla parità nel confronto con il 2019”.
Insomma, spiega il management appare “decisa la ripresa della domanda locale, che bilancia la prolungata assenza del turismo internazionale; molto significativo è stato il contributo dei risultati nelle città di provincia, grazie anche alla presenza di spazi dedicati nei più importanti specialty store, che confermano il grande valore sia per il raggiungimento dei risultati dell’anno, sia per il contributo al gusto e al fascino del brand.
Quanto al futuro “le nostre aspettative per il prossimo biennio sono pienamente confermate, con una bella, garbata ed equilibrata crescita intorno al 10 per cento sia per il 2022 sia per il 2023”, ha spiegato Cucinelli.