Calida trainata dalle vendite online nel FY 2022

Il gruppo svizzero Calida, cui fa capo il marchio di lingerie Aubade, oltre a Calida, ha continuato a rafforzare le vendite online, che hanno contribuito al 27,7 per cento del fatturato nel 2022. L'azienda ha comunicato venerdì scorso che i suoi risultati per il 2022 sono in netto aumento grazie alle vendite online e alla rifocalizzazione sulla lingerie. L'utile netto è aumentato del 43,4 per cento rispetto all'anno precedente, raggiungendo i 21,8 milioni di franchi svizzeri (21,8 milioni di euro), ha dichiarato il gruppo in un comunicato.

Il fatturato è aumentato dell'8,5 per cento a quota 323,9 milioni di franchi

Il fatturato è aumentato dell'8,5 per cento a quota 323,9 milioni di franchi, con una crescita del 14,4 per cento al netto degli effetti valutari. La crescita è stata più forte nella prima parte dell'anno, "perché la perdita di potere d'acquisto causata dall'inflazione è stata davvero evidente nella seconda metà dell'anno", ha sottolineato il gruppo nel comunicato.

Tuttavia, il gruppo è riuscito a "guadagnare nuove quote di mercato" in un "ambiente estremamente esigente che ha pesato notevolmente sul morale dei consumatori", ha sottolineato il suo amministratore delegato, Timo Schmidt-Eisenhart, nella nota. Il gruppo ha continuato a rafforzare le vendite online, una delle sue aree di crescita, che hanno contribuito al 27,7 per cento delle vendite nel 2022, rispetto al 26,9 per cento dell'anno precedente.

Nel 2022 l'azienda ha effettuato due acquisizioni: una riguarda il marchio tedesco di intimo sostenibile Erlich textil e l'altra l'etichetta americana Cosabella, che vende lingerie made in Italy negli Stati Uniti. Queste acquisizioni hanno contribuito al 6,7 per cento del fatturato. Mentre il marchio Cosabella ha registrato una crescita a due cifre nelle vendite online, le vendite ai distributori sono diminuite a causa di "scorte elevate a causa della pandemia, che ha frenato gli acquisti aggiuntivi da parte dei rivenditori", ha dichiarato il gruppo.

Il marchio Erlich Textil è stato "sensibile al calo degli acquisti della sua clientela giovane, preoccupata per la guerra in Ucraina e per l'inflazione record in Germania", riconosce il gruppo. Per il 2023, il gruppo svizzero ha aggiunto di essere "ben equipaggiato" per perseguire la sua strategia di crescita nonostante "le incertezze economiche e geopolitiche", "l'inflazione" e "la conseguente perdita di potere d'acquisto". L'obiettivo è una crescita organica delle vendite compresa tra il 4 e il 6 per cento.

Lo scorso maggio, come sottolineato, il gruppo svizzero Calida ha annunciato l'acquisizione del marchio statunitense di lingerie e loungewear di fascia alta Cosabella. L'operazione, del valore di 80 milioni di dollari (76 milioni di euro circa), e rafforza la posizione di Calida nel mercato dell'intimo.

"Con l'acquisizione del marchio di ecommerce Cosabella, continuiamo a concentrare il Gruppo Calida sul suo segmento principale, rafforzando al contempo la sua crescita online. Questa transazione si inserisce perfettamente nella strategia di Accelerazione 2026 ed è altamente redditizia per tutte le parti interessate. In quanto azienda familiare, Cosabella condivide i valori del nostro gruppo: qualità, servizio al cliente, sviluppo aziendale a lungo termine e inclusione", affermava, in una nota, Hans-Kristian Hoejsgaard, presidente del consiglio di amministrazione del Gruppo Calida.

Precedentemente di proprietà del gruppo francese Millet Mountain, Cosabella è stata fondata nel 1983 da Valeria e Ugo Campello a Miami, negli Stati Uniti, l'azienda americana è a conduzione familiare e gestita dalla seconda generazione. L'azienda ha generato un fatturato di 29 milioni di dollari e un Ebitda di 4,8 milioni di dollari nel 2021. Negli ultimi cinque anni Cosabella ha ottenuto una crescita media annua delle vendite del +22 per cento (tra il 2017-2021).