Camaïeu fallisce e licenzia 139 dipendenti in Italia
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La catena di negozi Camaïeu ha dichiarato fallimento e ha licenziato 139 dipendenti dei punti vendita.
I dipendenti, quindi, potranno ora ricevere la Naspi, Nuova assicurazione sociale per l'impiego, è una indennità mensile di disoccupazione.
Il 21 dicembre, infatti, l'azienda, rappresentata dal curatore fallimentare, e le parti sociali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno siglato un accordo che stabilisce che i 139 dipendenti a tempo indeterminato, impiegati nei 44 negozi italiani, saranno licenziati. La società, si legge nel verbale dell'accordo, è impossibilitata a garantire ai licenziati misure di accompagnamento.
I negozi chiusi erano dislocati in Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Toscana, lazio, Marche, Abruzzo e Sicilia.
Stessa sorte sta toccando ai dipendenti francesi della società che ha chiuso i battenti la scorsa estate. A metà dicembre la quasi totalità dei 440 dipendenti Camaïeu licenziati alla fine dell'estate non avevano ricevuto ancora alcuna indennità di disoccupazione.
Fondata nel 1984, Camaïeu era specializzata in prêt-à-porter da donna e possedeva oltre 1000 store (di cui 600 in France) in 18 Paesi.
La catena è solo una delle tante in Italia, come all'estero, duramente colpite dalla crisi dei consumi e dalle chiusure imposte dalla pandemia da Covid-19-
Foto: Camaïeu website