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Chanel vince la causa contro Jonak

Scritto da Aéris Fontaine

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Chanel PE20. Credits: ©Launchmetrics/spotlight

Con una sentenza emessa il 16 ottobre, la Corte d'appello di Parigi ha stabilito che Jonak ha commesso atti di "parassitismo". Il marchio di calzature è stato condannato a pagare a Chanel 150mila euro per danni economici e 30mila euro per danni morali.

Il caso riguarda una delle scarpe più emblematiche di Chanel: le “slingback” beige e nere. Nel maggio 2020, Chanel ha notificato una diffida a Jonak, accusandolo di aver venduto articoli che incorporavano le caratteristiche di sei modelli di scarpe bicolore presentati dalla maison nella sua collezione primavera-estate 2020. Jonak ha replicato affermando di aver proposto modelli con punte bicolore molto prima della data indicata.

In una sentenza contraddittoria emessa il 17 ottobre 2022, il Tribunale commerciale di Parigi ha riconosciuto alcune delle richieste di Chanel. Ha ordinato a Jonak di cessare la commercializzazione e la distribuzione del modello Ivana, ma ha respinto tutte le altre richieste di Chanel. Chanel ha deciso di fare appello alla sentenza il 18 novembre 2022.

La Corte d'appello di Parigi ha dichiarato di avere prove sufficienti per condannare Jonak a pagare 180mila euro per danni economici e morali. Al marchio sarà vietato vendere le scarpe Dhapou, Dhapop (nella versione beige/nera) e Ivana. Al marchio sarà vietato mettere in vendita le scarpe Dhapou, Dhapop (nella versione beige/nera) e Ivana. Dovrà inoltre smettere di pubblicare sui suoi social network foto che utilizzano l'immagine e i prodotti Chanel.

Articolo originariamente pubblicato sull'edizione francese, tradotto da Isabella Naef per fashionunited.it.

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