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Chiara Ferragni esclude una quotazione e crede poco nel metaverso

Scritto da Isabella Naef

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Un'immagine dell'imprenditrice Credits: The Blonde Salad, Chiara Ferragni

Nessuna quotazione in vista per Chiara Ferragni, classe 1987, presidente e amministratore delegato di Tbs Crew (dove Tbs è l'acronimo di The Blond Salad) e amministratore delegato di Fenice (azienda valutata 75 milioni di euro). Intervistata questa mattina nell'ambito della 22esima edizione del Milano fashion global summit, dal titolo "Italy is back", l'imprenditrice, nel nuovo quartier generale del suo brand omonimo, in via Turati, a Milano, ha raccontato quanto sia importante l'indipendenza e la possibilità di sviluppare il business delle sue aziende seguendo la sua visione e restandone la leader.

"La finanza è sempre più interessata alle mie aziende", ha raccontato Ferragni, sottolineando che è bello vedere come le società stiano crescendo in maniera sostenibile.

Ferragni ha raccontato quanto sia importante associare alla strategia digitale, anche il canale fisico

La Ferragni, che recentemente ha tenuto a battesimo un monomarca a Roma, in via del Babuino, ha raccontato quanto sia indispensabile associare alla strategia digitale, anche il canale fisico, il contatto con il cliente.

"Credo fermamente nei social, ma credo anche nella realtà", ha spiegato Ferragni. Il digitale aiuta tantissimo a comunicare un messaggio, "io sono diventata quello che sono grazie ai social (su Instagram conta oggi 29,7 milioni di follower,ndr), ma io non ho mai creduto più di tanto nel metaverso", ha aggiunto l'imprenditrice.

Quanto alla sua italianità e al made in Italy, Ferragni ha raccontato di essere convinta che l'Italia sia migliore dell'estero in tanti ambiti. "Noi italiano siamo un po' esterofili, ma non è sempre vero che l'estero sia migliore dell'Italia. Tutti, come si vede soprattutto in estate, vengono da noi, desiderano vestire italiano e ammirano il nostro Paese". La creatività italiana, quindi, è una leva del successo, soprattutto all'estero, ha spiegato Ferragni. Interrogata sulla possibilità di arruolare un creativo di fama per il suo marchio, però, ha escluso questa possibilità, almeno sul breve periodo. "Certo, trovando la persona giusta sarebbe bello affidarsi anche a un grande designer".

Esclusa categoricamente, invece, l'ipotesi di portare in passerella il marchio Chiara Ferragni. "Lo lascio fare alle grandi griffe".

Lo scorso settembre Chiara Ferragni è entrata a far parte del comitato consultivo di Camera moda fashion trust, l’organizzazione no-profit nata alla fine del 2017 sotto il patrocinio di Camera nazionale della moda italiana (Cnmi), con l’obiettivo di sostenere la nuova generazione di designer basati in Italia.

Nel dettaglio, sono entrati a far parte del comitato consultivo, che si occupa di tracciare le linee guida dei molteplici progetti dell’organizzazione, Roberta Benaglia, ceo e founding partner In style capital sgr; Antonella Centra, executive vice president general counsel, corporate affairs and sustainability di Gucci, e Chiara Ferragni, ceo e presidente Tbs Crew & Chiara Ferragni brand.

Chi è Chiara Ferragni: imprenditrice e influencer

Fenice, la srl alla quale fa capo Chiara Ferragni Brand, ha chiuso il 2022 con ricavi per 14,2 milioni e un giro d’affari a valore retail di 61 milioni, in crescita, rispettivamente, del 115 e del 134 per cento sul 2021.

Chiara Ferragni è amministratore delegato e fondatrice di Tbs Crew srl e Chiara Ferragni Brand, dal 2021 è member of the board of director del Gruppo Tod’s, la società marchigiana, quotata in Borsa. "Siamo certi che la conoscenza di Chiara del mondo dei giovani, unita all’esperienza dei membri del cda, possa costruire un gruppo di pensiero dedicato a progetti focalizzati alla solidarietà verso gli altri, con forte attenzione al mondo giovanile che, mai come in questo momento, ha bisogno di essere ascoltato", sottolineava il management di Tod's due anni fa, quando annunciò l'arrivo di Ferragni nel consiglio di amministrazione.

La sua carriera ha avuto inizio nel 2009 quando ha lanciato TheBlondeSalad.com, il blog dedicato alla moda e al lifestyle, che con il tempo si è evoluto in una talent e marketing strategy agency. Pochi anni dopo ha dato vita a Chiara Ferragni, brand di calzature poi evolutosi in total look. Quando l’Harvard Business School ha dedicato due case study alla carriera della Ferragni, il suo nome è stato consacrato come uno dei più influenti nel mondo della digital economy, un traguardo poi sancito da Forbes America che nel 2017 l’ha incoronata l’influencer di moda più potente di tutto il mondo.

Un'altra immagine dell'influencer Credits: Chiara Ferragni, via Facebook
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