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Clima di fiducia dei consumatori in aumento a luglio

Scritto da Isabella Naef

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L'Istat a luglio 2021 stima un aumento sia dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 115,1 a 116,6) sia dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese (da 112,8 a 116,3). Tutte le componenti dell’indice di fiducia dei consumatori sono in crescita a eccezione di quella futura: il clima economico passa da 126,9 a 129,6, quello personale sale da 111,1 a 112,2, quello corrente aumenta da 108,1 a 111,9; invece il clima futuro scende da 125,5 a 123,5.

Per quel che riguarda le imprese, l'Istituto nazionale di statistica stima un miglioramento della fiducia in tutti i comparti oggetto di rilevazione. Nelle costruzioni, nei servizi e nel commercio al dettaglio l’indice aumenta decisamente (rispettivamente da 153,6 a 158,6, da 107,0 a 112,3 e da 107,2 a 111,0) mentre l’incremento è più contenuto nel comparto manifatturiero (da 114,8 a 115,7).

Con riferimento alle componenti degli indici di fiducia, nell’industria manifatturiera migliorano i giudizi sugli ordini e le scorte sono giudicate in diminuzione; le attese sulla produzione sono in lieve calo. Per quanto attiene alle costruzioni, tutte le componenti dell’indice sono in miglioramento, scrive l'ufficio studi dell'Istat.

In relazione ai servizi di mercato, i giudizi sugli ordini e quelli sull’andamento degli affari segnalano un netto recupero; le attese sugli ordini sono in lieve diminuzione. Nel commercio al dettaglio, i giudizi e le attese sulle vendite sono in miglioramento; il saldo dei giudizi sulle scorte diminuisce. La fiducia è in aumento in entrambi i circuiti distributivi analizzati: nella distribuzione tradizionale l’indice passa da 101,7 a 104,6 e nella grande distribuzione sale da 109,0 a 112,8.

"I dati sulla fiducia delle famiglie e delle imprese nel mese di luglio sono un segnale importante per il consolidamento della ripresa. Al miglioramento ha indubbiamente contribuito l’avanzare della campagna vaccinale, che ha permesso un significativo avvicinamento alle condizioni di vita pre-pandemiche rafforzando l’idea che il peggio sia alle spalle e si possa guardare con un certo ottimismo al futuro", ha commentato Confcommercio.

"E’ peraltro evidente che per la ripresa dei consumi, nonostante la crescita di fiducia da parte delle famiglie, occorrerà del tempo per recuperare il vuoto di domanda che si è generato nei mesi precedenti", conclude l’Ufficio Studi di Confcommercio commentando i dati sulla fiducia di imprese e famiglie a luglio diffusi oggi dall’ Istat.

Foto: Pexels, Andrea Piacquadio
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