Codice di proprietà industriale: le novità contenute nel disegno di legge
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Lo scorso 6 aprile il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge di revisione del Codice di proprietà industriale (Cpi).
Diverse le novità che dovrebbero essere introdotte. Tra queste anche una maggiore semplificazione e digitalizzazione delle procedure dinanzi all'Ufficio Italiano brevetti e marchi (Uibm), l’accelerazione dei procedimenti dinanzi alla Commissione dei ricorsi presso l’Uibm e la semplificazione della procedura di concessione di nuove varietà vegetali e la possibilità di posticipare il pagamento delle tasse brevettuali entro un mese dalla data di deposito, con riconoscimento della protezione dalla data di presentazione della domanda.
Il 6 aprile il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge di revisione del Codice di proprietà industriale (Cpi)
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Nella lista delle novità che dovrebbero essere introdotte rientra anche il rafforzamento del controllo preventivo sulle domande di brevetto potenzialmente utili per la difesa dell’Italia nel caso di deposito presso gli Uffici brevetti di paesi esteri, l’Ufficio brevetti europeo (Epo) o l’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale (Wipo).
La protezione temporanea di disegni e modelli esposti in fiere nazionali o internazionali, a condizione che la domanda di registrazione venga depositata entro sei mesi dalla data dell’esposizione è una delle atre novità che dovrebbero essere introdotte e che consentirà di far risalire la protezione giuridica dei disegni e modelli alla data dell’esposizione, tutelando gli stessi contro azioni di terzi in mala fede. Tale protezione temporanea, già prevista per i marchi, rafforzerà la protezione per gli oggetti di design.
La possibilità di richiedere non solo la descrizione, ma anche il sequestro, di prodotti costituenti violazione di diritti di Proprietà Industriale esposti in fiere; il rafforzamento della tutela delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine protetta, attraverso il divieto di registrazione di marchi evocativi, usurpativi o imitativi delle stesse; la titolarità delle invenzioni realizzate nell’ambito di un rapporto di lavoro o di impiego con un’università, un ente pubblico di ricerca o un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) in capo alla struttura di appartenenza del ricercatore, salvo il diritto spettante a quest’ultimo di esserne riconosciuto autore e di ricevere una remunerazione non inferiore al 50 per cento degli introiti derivanti dallo sfruttamento dell’invenzione, sono altre novità che dovrebbero essere introdotte.
Nel disegno di legge è prevista espressamente la possibilità che questi enti e istituti si dotino di un ufficio di trasferimento tecnologico avente funzione di “promuovere la valorizzazione dei titoli di proprietà industriale, anche attraverso la promozione di collaborazioni con le imprese”.
Il regime di pubblicità anche per gli atti, riguardanti titoli di Proprietà industriale, che estinguono diritti reali o personali di godimento, per i privilegi speciali, i diritti di garanzia e le sentenze che dichiarano il fallimento del titolare di diritti su tali titoli. Il disegno di legge sarà ora sottoposto all'esame del Parlamento è un'altra delle novità.