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Commercio digitale stabile in Italia nel terzo trimestre

Scritto da Isabella Naef

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Nel terzo trimestre 2022 l’Italia si è dimostrata più propensa allo shopping online e l’andamento complessivo del commercio digitale è rimasto invariato, a dispetto dei Paesi nordici (-21 per cento), del Regno Unito (-13 per cento), della Germania (-10 per cento), o dell’Olanda (-6 per cento) che ha subito notevoli riduzioni. Nel terzo trimestre del 2022 il commercio digitale globale è diminuito del 2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2021, secondo i dati relativi del 2022 dello Shopping Index, il report trimestrale di Salesforce.

Nel terzo trimestre del 2022 il commercio digitale globale è diminuito del 2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2021

Il Q3 Shopping Index analizza le tendenze dello shopping analizzando l’attività di oltre un miliardo di consumatori in più di 40 paesi

“A oggi il commercio elettronico si sta pian piano riequilibrando, dopo l'impennata sostenuta durante la pandemia, ma ciò non toglie che viviamo in un mondo sempre più digitale, dove le aziende devono adattarsi in continuazione alle mutevoli condizioni del mercato in modo da soddisfare al meglio le richieste dei consumatori, sempre più esigenti in termini di aspettative, tempistiche e relazioni con i brand”, ha commentato Maurizio Capobianco, area vp cloud sales di Salesforce. “L’Italia, che in questo terzo trimestre del 2022 ha mantenuto costante la propria rotta sulla via del commercio digitale, al momento si sta dimostrando più che all’altezza di tali aspettative superando la media globale, non parlando solo di commercio digitale, ma anche di traffico e-commerce generato dai social media”.

Il numero di consumatori digitali (-4 per cento) e il volume degli ordini (-5 per cento) sono diminuiti rispetto all'anno precedente, in quanto i consumatori di tutto il mondo rimangono cauti nella spesa. Il traffico online globale è aumentato del 3 per cento su base annua, segnando così una percentuale superiore rispetto alla diminuzione dell’1 per cento del secondo trimestre. Il traffico globale da dispositivi mobili è cresciuto del 6 per cento su base annua, mentre il traffico generato da pc è diminuito del 2 per cento.

Gli ordini globali sono diminuiti del 4 per cento su base annua, una riduzione più contenuta rispetto al calo dell’8 per cento registrato nel secondo trimestre di quest'anno. A livello globale aumentano però dell’1 per cento gli ordini generati da pc, un dato positivo rispetto al -4 per cento registrato nel secondo trimestre.

I dati italiani

In Italia il commercio digitale su base annua è rimasto invariato nel terzo trimestre. L'Italia ha registrato una crescita complessiva del traffico del 7 per cento, un aumento di ben 4 punti percentuali rispetto al traffico globale (3 per cento).

L’Italia resta tra i paesi con i tassi di conversione, ossia il rapporto tra traffico online e ordini, più bassi al mondo (1,1 per cento). In Italia il traffico ecommerce generato dai social media è pari al 10 per cento e supera così la media globale, dove il dato è all’8 per cento. Se a livello globale, il traffico social generato da tablet ha registrato la crescita maggiore (con un aumento del 16 per cento rispetto al terzo trimestre 2021), in Italia il device che la fa da padrone e che genera più traffico è invece lo smartphone (13%), solo un punto percentuale in più rispetto al terzo trimestre 2021.

In Europa il calo è stato un po' più marcato rispetto alla media globale probabilmente a causa dell'impatto della guerra in Ucraina, che ha fatto lievitare i prezzi dell'energia, dell'inflazione e dell'incertezza economica, e ha avuto un effetto immancabilmente negativo sulla fiducia dei consumatori.

Foto: Pexels, Sora Shimazaki

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