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Confcommercio: a luglio l'economia è in stallo

Scritto da Isabella Naef

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Analisi sull'andamento dell'economia Credits: Pexels, Pavel Danilyuk
Le stime dell'Ufficio studi di Confcommercio indicano una variazione congiunturale del Prodotto interno lordo nel secondo trimestre pari a +0,1 per cento, sintesi numerica del forte rallentamento dell’economia italiana."Il rimbalzo registrato a maggio dalla produzione industriale (+1,6 per cento su aprile) dopo quattro mesi in negativo, dovrebbe leggersi più come un fatto episodico che l’inizio di una fase particolarmente dinamica. Anche sul versante degli investimenti, indagini qualitative fanno emergere segnali di rallentamento da parte delle imprese, legati all’indebolimento della domanda e all’emergere di difficoltà sul versante del credito", ha commentato Confcommercio.

Consumi: -0,6 per cento tendenziale a giugno, in calo anche l'abbigliamento (-1,6 per cento)

Questa situazione è ben rappresentata dal peggioramento, anche a giugno, del clima di fiducia delle imprese al cui interno permangono elementi di pessimismo tra gli operatori del manifatturiero e del commercio al dettaglio. Meno negativo, secondo gli esperti di Confcommercio, appare il sentiment delle famiglie, che mostra un moderato miglioramento nello stesso mese. Atteggiamento che, nonostante il permanere di dinamiche occupazionali positive (a maggio l’incremento è stato di 21mila unità su aprile e di 383 mila nel confronto annuo) e di un consolidamento della tendenza al rientro dell’inflazione, stenta a tradursi in una ripresa della domanda.

A giugno, i consumi, misurati nella metrica dell’Icc, Indicatore dei consumi Confcommercio, hanno registrato una riduzione dello 0,6 per cento nel confronto annuo. Il dato è sintesi di una domanda di beni in contrazione (-1,5 per cento) e di una crescita per la componente relativa ai servizi (+1,5 per cento), aggregato che mostra, anch’esso, segnali d’indebolimento. Relativamente ai beni a giugno 2023 sembra essersi attenuata la fase di recupero della domanda per le autovetture (+4,0% tendenziale). Tra gli altri beni permane in territorio negativo, rispetto allo stesso mese del 2022, la domanda di energia elettrica (-9,4 per cento), di mobili (-3,4 per cento), di alimentari (-2 per cento tendenziale) e di vestiario e calzature (-1,6 per cento). "Va comunque segnalato come per specifici segmenti il confronto sia influenzato dalle diverse condizioni meteo che si sono registrate nel 2022 e 2023", aggiunge Confcommercio.

Anche a luglio l’inflazione è attesa proseguire nel percorso di rientro. La stima di Confcommercio è di una variazione congiunturale nulla e di una crescita del 5,9 per cento nel confronto annuo. In questo contesto si cominciano, peraltro, a intravedere i primi modesti miglioramenti anche sul versante dei prezzi degli alimentari, a cui le famiglie si mostrano molto sensibili.

“La compresenza di elementi positivi e negativi sottolinea ancora una volta come la situazione attuale preluda a diversi trimestri di crescita molto esigua. In ipotesi di svolgimento sfavorevole, l’evoluzione dell’economia italiana incontrerebbe episodi transitori di moderata recessione”, ha concluso l’Ufficio studi di Confcommercio.

Confcommercio