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Confcommercio: "emergenza energia, occorre agire subito"

Scritto da Isabella Naef

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Pexels, Markus Spiske
"L’impennata dei costi energetici si abbatte sui bilanci delle imprese, mettendo a rischio la prosecuzione delle attività in tante aziende del terziario di mercato. Confcommercio chiede al Governo e a tutte le forze politiche impegnate nel confronto elettorale di agire subito per dare risposta a una vera e propria emergenza: è quanto si legge in una nota di Confcommercio- Imprese per l’Italia".

Questo il messaggio, diffuso ieri attraverso una nota, lanciato da Confcommercio al Governo.

"Agire subito rilanciando l’iniziativa in sede europea sul cosiddetto Energy recovery fund e puntando alla fissazione di un tetto al prezzo del gas e alla revisione delle regole e dei meccanismi di formazione del prezzo dell’elettricità. Agire subito fin dalla conversione in legge del decreto ‘Aiuti bis’, potenziando e rendendo più inclusivi i crediti d’imposta fruibili anche da parte di non energivori e non gasivori, scegliendo di destinare all’abbattimento degli oneri generali di sistema il gettito derivante dalle aste per l’assegnazione delle quote di emissione di Co2 e rafforzando le misure contro il caro carburanti per il settore dell’autotrasporto", ha specificato, ancora, Confcommercio nella nota.

"E’ poi evidente l’urgenza di affrontare con determinazione, nella prossima legislatura, i nodi della riforma della fiscalità energetica e della riduzione strutturale del carico fiscale su trasporti e mobilità", ha concluso l'Associazione che rappresenta oltre 700.000 imprese.

Il sistema di rappresentanza di Confcommercio si articola sia a livello territoriale, con organizzazioni provinciali e con unioni regionali, che categoriale, con organizzazioni nazionali di categoria.

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