Confcommercio: segnali positivi per le festività natalizie
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I miglioramenti della spesa delle famiglie registrati nel terzo trimestre hanno riguardato prevalentemente i servizi. "Dopo il deciso rimbalzo di settembre (+1,2 per cento congiunturale a volume) la variazione delle vendite del commercio al dettaglio in ottobre è tornata in territorio negativo", scrive Confcommercio. "Anche alla luce delle pregresse dinamiche recenti, la stima odierna va valutata con molta attenzione. Nel complesso del bimestre settembre-ottobre, infatti, le vendite a volume registrano una crescita dello 0,9 per cento sull’analogo periodo del 2023. Questa indicazione sembra suggerire come gli andamenti dei singoli mesi possano aver risentito della decisione da parte delle famiglie di rimodulare e anticipare, rispetto allo scorso anno, una parte consistente degli acquisti: questo il commento dell’Ufficio studi di Confcommercio ai dati Istat sulle vendite al dettaglio di ottobre".
"Al di là di questi segnali, tutto sommato confortanti rispetto alle prospettive dei consumi nella parte finale dell’anno e in particolare in occasione delle festività natalizie", ha concluso Confcommercio, "restano diffuse criticità tra le quali bisogna segnalare la debolezza delle vendite presso i negozi di prossimità che mostrano una variazione negativa a valore nel complesso dei primi dieci mesi dell’anno in corso".
Numeri alla mano, l'Istat ha tagliato le stime di crescita dell’Italia. Nel complesso, la previsione della crescita del Pil per il 2024 è stata rivista al ribasso di -0,5 punti percentuali (dal +1 per cento al +0,5 per cento) e, per il 2025, di -0,3 punti percentuali (da 1,1 per cento a 0,8 per cento). Lo ha reso noto l’Istituto nazionale di statistica che ha diffuso le previsioni per l’economia italiana.