Confcommercio: "sempre meno probabile evitare la recessione"
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Secondo le stime preliminari dell'Istat, nel mese di febbraio 2020. l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, ha registrato una variazione nulla su base mensile e un aumento dello 0,4 per cento su base annua (da +0,5 per cento del mese precedente).
"La lieve decelerazione dell’inflazione è imputabile prevalentemente alla dinamica dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (che passa da +3,2 per cento a +1,2 per cento), dei servizi relativi ai trasporti (da +2,6 per cento a +1,5 per cento) e, in misura minore, dei tabacchi (da +2,9 a +1,5 per cento) e dei beni alimentari non lavorati (da +0,8 a +0,2 per cento); questi andamenti sono stati solo in parte compensati dall’accelerazione dei prezzi dei beni alimentati lavorati (da +0,6 per cento a +1,1 per cento) e dal ridursi dell’ampiezza della flessione dei prezzi dei servizi relativi alle comunicazioni (da -5,2 per cento a -2,8 per cento)", si legge in una nota dell'Istituto di statistica.
Per Confcommercio, la questione aperta, forse ancora per poco, è se si riuscirà a recuperare i livelli produttivi entro l’anno
Per Confcommercio il dato, registrato precedentemente al manifestarsi dell’epidemia di Covid-19 in Italia, certifica il consolidarsi di una situazione nella quale, ormai da anni, i prezzi si muovono solo per occasionali impulsi delle componenti volatili. "Dinamiche produttive e reddituali non certo favorevoli, assieme a un difficile clima di fiducia, comprimono la domanda e i prezzi al consumo", hanno commentato i vertici di Confcommercio.
Il consuntivo 2019 del fatturato dei servizi descrive perfettamente la dinamica recente dell’economia italiana: dopo il rallentamento, la stasi nell'ultimo quarto dello scorso anno. "Nel complesso, un sistema già fortemente indebolito da cause strutturali tutte interne, si confronta oggi con un pericolo importato dall'estero. E’ sempre meno probabile evitare la recessione. La questione aperta, forse ancora per poco, è se si riuscirà a recuperare i livelli produttivi entro l’anno oppure se si dovrà archiviare un’altra contrazione dell’economia, la quinta dal 2008", ha aggiunto, in una nota, l'Ufficio studi di Confcommercio commentando i dati diffusi dall'Istat sull'inflazione a febbraio e sul fatturato dei servizi nel quarto trimestre 2019.
L'Istat ha poi annunciato che l'inflazione decelera lievemente per i beni (da +0,1 per centoa -0,1 per cento), mentre rimane stabile per i servizi (+1,0 per cento); il differenziale inflazionistico è positivo e pari a +1,1 punti percentuali (era +0,9 a gennaio).
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