Confcommercio: sull'occupazione cauto ottimismo; la produzione ha prospettive di crescita
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Al netto dei movimenti mensili, che possono influire in misura limitata sulle decisioni di consumo e investimento delle famiglie, non va trascurato il fatto che il trend di crescita dell’occupazione rilevato negli ultimi anni ha interessato principalmente l’occupazione dipendente a carattere permanente: su oltre 1,9 milioni di occupati in più dal minimo di gennaio 2021, 1,6 milioni sono registrati da questa tipologia, prosegue Confcommercio.
Confcommercio: necessario che i maggiori redditi si trasformino in consumi
Insomma, secondo la Confederazione generale italiana delle imprese, delle attività professionali e del lavoro lutonomo, che associa oltre 700mila imprese, la tendenza sta a significare come il sistema produttivo nel suo complesso ha ancora prospettive di crescita.
"Nel complesso, è necessario che i maggiori redditi dovuti alla crescita dell’occupazione e alle migliori condizioni salariali conseguenti agli importanti rinnovi contrattuali di recente attivati, attraverso un migliore sentiment delle famiglie, si trasformino in maggiori consumi: un circuito virtuoso che, almeno fino a ieri, ha funzionato poco e male. La riduzione dell’inflazione e, possibilmente, quella dei tassi d’interesse, migliorerebbero di molto le prospettive per la parte finale dell’anno", ha concluso l’Ufficio studi di Confcommercio.
Numeri alla mano, stando ai dati Istat, ad agosto 2024, rispetto al mese precedente, crescono occupati e inattivi, a fronte della diminuzione dei disoccupati.
L’occupazione aumenta (+0,2 per cento, pari a +45mila unità) per gli uomini, i dipendenti e in tutte le classi d’età, a eccezione dei 35-49enni tra cui diminuisce, così come tra le donne e gli autonomi. Il tasso di occupazione è stabile al 62,3 per cento.
Il numero di persone in cerca di lavoro cala (-2,8 per cento, pari a -46mila unità) per entrambe le componenti di genere e in tutte le classi d’età, ancora una volta con l’eccezione dei 35-49enni. Il tasso di disoccupazione scende al 6,2 per cento (-0,2 punti), quello giovanile al 18,3 per cento (-1,7 punti).
Il numero di inattivi cresce (+0,4 per cento, pari a +44mila unità) tra gli uomini, le donne, i 15-34enni e gli ultra cinquantenni. Il tasso di inattività sale al 33,4 per cento (+0,1 punti).
Il confronto del trimestre giugno-agosto 2024 con quello precedente (marzo-maggio 2024) mostra un incremento nel numero di occupati dello 0,5 per cento (pari a +114mila unità).
La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-5,6 per cento, pari a -97mila unità) e all’aumento degli inattivi (+0,6 per cento, pari a +68mila unità).
Il numero di occupati ad agosto 2024 supera quello di agosto 2023 del 2,1 per cento (+494mila unità). L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età. Il tasso di occupazione in un anno sale di 0,8 punti percentuali.
Rispetto ad agosto 2023, diminuisce il numero di persone in cerca di lavoro (-18,3 per cento, pari a -355mila unità) mentre cresce quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,9 per cento, pari a +106mila).