Confcommercio: "troppo debole il profilo dei consumi"
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Le stime preliminari diffuse dall'Istat hanno segnalato una flessione dello 0,1 percento dei prezzi rispetto a un anno fa, mentre su base mensile non si registrano variazioni. Dati che hanno messo in allarme Confcommercio, la Confederazione generale italiana delle imprese, delle attività professionali e del lavoro autonomo, che associa oltre 700mila imprese.
Confcommercio: preoccupante il ritorno sotto zero della variazione dei prezzi
"Un altro inatteso segnale di debolezza del quadro economico è il ritorno sotto zero della variazione dei prezzi. Non ci sono spunti positivi dalle principali aree di spesa soprattutto in alta frequenza d acquisto", ha spiegato Confocmmercio.
Insomma, secondo l'associazione, viste queste dinamiche è ormai certo che anche il 2016 si chiuderà, come i due anni precedenti, con una inflazione praticamente nulla. Inoltre, secondo l'Ufficio studi di Confcommercio, "per un ritorno su valori prossimi o superiori all'1 percento, in grado di scongiurare i rischi di una preoccupante e perdurante deflazione bisognerà attendere la primavera del 2017.
Allo stato attuale, l'Italia è tornata in zona deflazione. Dopo il timido +0,1 percento di settembre i prezzi hanno ripreso il segno meno a ottobre con un -0,1 percento rispetto a un anno fa mentre su base mensile non si sono registrate variazioni.
L'inflazione ha proseguito nella sua ascesa, invece, in zona Euro: a ottobre la stima flash di Eurostat ha indicato +0,5 percento, rispetto a +0,4 percento a settembre.
Foto: Confcommercio website