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Confindustria moda preoccupata per la crisi del Mar Rosso

Scritto da Isabella Naef

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La sede milanese Credits: Courtesy of Confindustria moda
“Esprimo forti preoccupazioni per le ricadute della crisi del Mar Rosso, già drammatica di per sé dal punto di vista umanitario. La vicenda, analizzata dalla prospettiva del manifatturiero moda italiano, cui i nostri settori appartengono, ci fa tornare in mente la fase post Covid, nel 2021, segnata dalle strozzature nella logistica e dal rincaro dei costi di gas ed energia elettrica. La crisi c’è, ma non si vede ancora. E’ infatti troppo presto per avere dati puntuali sulle conseguenze che dovranno affrontare le piccole e medie imprese che noi rappresentiamo, e che stanno cercando di capire come agire e reagire", queste le parole di Annarita Pilotti, presidente di Confindustria moda sulla crisi del Mar Rosso.

A preoccupare è l'impatto della crisi sui prezzi delle merci che viaggiano tramite nave.

La moda italiana è desideratissima all’estero in diversi mercati e da alcuni report emerge che la spedizione di un container dai porti di Napoli, Genova e Trieste verso Shanghai è più cara del 231 per cento rispetto ai primi di gennaio (a prima, cioè, del bombardamento coordinato da Usa e Regno Unito alle postazioni della formazione armata Houti nello Yemen e della conseguente crescita di attacchi militari sul Mar Rosso). "L’impatto sulla logistica è evidente: per non lasciar passare le navi davanti allo Yemen e far loro percorrere la traiettoria dal Capo di Buona Speranza, i viaggi si allungano di circa 15 giorni con un maggior costo in termini di carburante e polizze assicurative; le navi, puntando sui porti del Nord Europa invece che su quelli del Mediterraneo, danneggiano ulteriormente la nostra economia", si legge in una nota di Confindustria moda.

Si avvicina l’appuntamento con le fiere internazionali delle associazioni di Confindustria moda: nelle prossime settimane si apriranno Milano Unica e Mido; poi, insieme, Micam, Mipel, TheOneMilano, Lineapelle con al suo interno Mipel Lab e un’anticipazione di Simac Tanning Tech, aggiunge Confindustria moda.

"Per ora, appunto, non ci sono particolari problemi. Confindustria moda continua a monitorare la situazione con attenzione e anche nell’ambito del Tavolo della moda, istituito presso il Mimit, siamo pronti ad agire con le istituzioni per supportarle nell’assunzione di decisioni che favoriscano la tutela delle aziende”, conclude Pilotti.

annarita pilotti
Confindustria Moda