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Consumi: Milano chiude settembre a +36 per cento

Scritto da Isabella Naef

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Siamo in piena fase di assestamento dei consumi con un mese di settembre che chiude a +1 per cento su settembre 2020, ma ancora in ritardo di -11 per cento verso lo stesso mese 2019. Questi i dati dell’Osservatorio permanente Confimprese-Ey sui consumi di mercato relative al mese di settembre 2021 e al progressivo anno, che mostrano indubbi segnali di ripresa sul 2020, ma una persistente flessione sull’anno pre-Covid 2019.

L’Osservatorio segnala una maggiore propensione degli italiani all’acquisto, dovuta in parte anche ai risparmi forzosi durante la pandemia e che oggi, alla luce di un miglioramento dello scenario economico-sociale, li spinge a consumare di più.

Nei settori merceologici, l’unico in positivo è la ristorazione. In negativo sia abbigliamento/accessori a -5 per cento, sia il non food a - 8 per cento.

Tra i canali di vendita, i trend peggiori sono di centri commerciali e outlet, che guadagnano due punti percentuali rispetto ad agosto ma chiudono in negativo a -7 per cento. Le vie dello shopping retrocedono di un punto percentuale rispetto ad agosto e registrano -5 per cento.

“La lettura dei dati di settembre 2021 conferma la lenta ma progressiva ripresa dei consumi, ove il trend degli ultimi quattro mesi dovesse essere confermato anche nel quarto trimestre si potrebbe ipotizzare per il totale anno una crescita sul 2020 intorno al 15 per cento accompagnata, però, da un calo rispetto al 2019 stimabile tra -20 e -25 per cento, segno che i tempi non sono ancora maturi per tornare a una situazione di reale equilibrio”, ha sottolineato Mario Maiocchi, direttore Centro studi retail Confimprese.

L’analisi per città rileva l’ottimo trend di Milano che chiude settembre 2021 verso settembre 2020 a +36 per cento e si aggiudica il primo posto tra le città prese in esame. Più distante, ma sempre in miglioramento nel medesimo periodo di riferimento, troviamo Firenze a +13 per cento e Roma a +9 per cento a cui seguono Bologna +2 per cento e Palermo +1 per cento. Con segno invece negativo si posizionano Genova a -11 per cento, seguita da Napoli a -7 per cento, Venezia -3 per cento e Torino -2 per cento.

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