Corea e Giappone nel mirino di Blauer Usa
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Sono diverse le novità nei piani di Fgf Industry, gruppo cui fanno capo Blauer Usa, Bpd, Ten c, Blauer Ht. Nel mirino anche l’espansione in Asia e nuove aperture a Verona e a Torino. L’azienda, che ha sede a Montegalda, in provincia di Vicenza, inoltre, ha appena presentato la collezione Blauer per l’autunno inverno 2024- 2025: in questa occasione FashionUnited ha chiesto a Enzo Fusco, presidente di Fgf Industry, di svelare i progetti per il futuro.
Domanda. Partiamo dai numeri: come si è chiuso il 2023?
Il 2023 si chiude con un giro d’affari pari a 78 milioni a cui vanno sommati 14 milioni della licenza scarpe. I numeri sono in linea con quanto avevamo previsto e si tratta di un ottimo risultato soprattutto tenendo conto del clima particolarmente caldo che ci ha danneggiato nelle vendite autunnali e della drammatica situazione geopolitica. L’ecommerce, al momento, rappresenta il 5 per cento delle vendite e sta crescendo rapidamente.
D. Quali sono i progetti che avete in cantiere a breve e a medio periodo?
A livello nazionale il 2024 vedrà due nuove importanti aperture: Torino e Verona. Stiamo cercando gli spazi giusti per aprire due nuovi negozi che vanno a sommarsi allo store di Roma, in via delle Convertite, inaugurato lo scorso luglio. Abbiamo negozi anche a Rimini, a Catania, a Cortina, a Padova, a Milano e a Puntaldia, in Sardegna. La nostra strategia retail prevede, in futuro, anche la presenza in regioni come la Campania e la Puglia. Per quanto riguarda l’estero, che nel giro di due o tre anni dovrebbe arrivare a pesare per il 50 per cento del fatturato, stiamo investendo sul mercato asiatico. In particolare, per Blauer puntiamo sia sul Giappone, sia sulla Corea. Desideriamo approdare in shopping center importanti e strategici, appoggiandoci a partner locali. Un discorso a parte va fatto per Ten C, nostro marchio che è già molto conosciuto in Giappone e che si posiziona nel mercato luxury, con una fascia di prezzo superiore rispetto a Blauer. Per Ten C abbiamo recentemente concluso un accordo con il partner coreano Hyundai: saranno aperti 10 negozi entro il 2025. Restando in tema di estero, infine, per Blauer Usa assumono sempre maggiore importanza i mercati olandese e belga.
D. Secondo State of fashion 2024 i consumatori preferiranno l'autenticità alle sponsorizzazioni delle celebrità: un buon segnale per Blauer Usa, non crede?
Certamente, Blauer Usa è il marchio di moda che custodisce e rinnova la tradizione del workwear americano. Nato a Boston nel 1936 per fornire capi tecnici alla polizia, alla marina e ad altri corpi militari, oggi reinterpreta il concetto di uniforme nel mercato della moda, per vestire uomini e donne indipendenti, cosmopoliti e sensibili alla qualità, all’autenticità e alla ricerca di materiali pregiati e performanti. La nostra è una collezione trasversale, con una lunga tradizione e un’identità forte che piace anche ai ragazzi. In inverno le collezioni maschili e femminili rappresentano circa il 50 per cento del prodotto e del fatturato. Riusciamo a coniugare molto bene qualità e prezzo: un piumino basico viene venduto al pubblico a un prezzo di circa 350 euro.
D. La sostenibilità sarà sempre più regolamentata, qual è l’approccio della vostra azienda su questo fronte?
La sostenibilità dei capi che produciamo per noi non è una novità, ma fa parte della nostra storia ed era importante anche quando questo tema non era all’ordine del giorno per l'industria della moda, stesso discorso vale per la tracciabilità della filiera. Blauer produce una linea di piumini e gilet fashion con imbottiture ecologiche Sorona e Repreve ed è costantemente impegnata nella ricerca e nell’utilizzo di materiali eco-compatibili e riciclati.
D. Quali sono le tendenze della collezione autunno inverno 24-25 che avete appena presentato a Milano?
Si tratta di una collezione eclettica che si sviluppa attraverso diverse linee distintive. Dalla versatilità di B. Essential al mix di stile e funzionalità di B. Department, dall’eleganza funzionale di B. Project alla rivisitazione del passato con B. Urban police. Partiamo, quindi, da capi versatili adatti a qualsiasi clima e attività. Nella parte donna troviamo smanicati, cappotti e parka, realizzati con materiali di qualità e diversi come l’imbottitura in piuma e ovatta ecologica. La varietà di tessuti, tra cui felpe, maglieria e t-shirt, offre un total look, mentre la palette di colori comprende neutri, con accenti utility e military.
La linea uomo segue la stessa filosofia, offrendo capi versatili e imbottiti in piuma e ovatta ecologica. La collezione Department, invece, trae ispirazione dalle uniformi militari e da lavoro, presentando un total look caratterizzato da un labelling nero con scritte verdi, omaggio all'estetica militare. Iconici capi come il parka, la field jacket e il bomber sono reinterpretati per la vita di tutti i giorni combinando elementi militari come tasche e finiture con ispirazioni tecniche.
Modelli ispirati al tema winter sky, con capi ricercati in nuovi tagli e forme e una palette di colori come bianco, azzurro e grigio, fanno parte della linea B. Project.
La linea Urban police rivisita l’heritage del brand proiettato, però, nel futuro. Ogni capo di questa linea racconta l’inizio e l’evoluzione del marchio, ispirandosi ai giubbotti dei corpi di polizia americani. Il tessuto taslan originale è stato rivisitato e reso più morbido e leggero, arricchito da dettagli silver reflective e maxi patch. Le stampe grafiche d’archivio si rinnovano in chiave moderna. Diversi i capi spalla in tessuto taslan, tra cui i modelli poliziotto, field jacket, parka e caban.