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Digital Intelligence Index: Italia tra le economie “watch out"

Scritto da Isabella Naef

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L'Italia mostra ancora una serie di lacune infrastrutturali, ma possiede un'alta propensione digitale dei consumatori, soprattutto nelle fasce d’età più giovani. Questa una delle evidenze che Mastercard, in collaborazione con The Fletcher School at Tufts University, ha messo in luce nel Digital intelligence Index che traccia i progressi compiuti da ciascun paese nello sviluppo dell’economia digitale, promuovendo la fiducia e l’adozione del digitale nella quotidianità di miliardi di persone.

Nel secondo trimestre le economie digitali più dinamiche, tra cui Stati Uniti, Corea del Sud e Germania, hanno sovraperformato rispetto al tasso di crescita fissato dall'Ocse

Nel dettaglio, l'indice dipinge un quadro dello sviluppo digitale globale, fornendo informazioni sui fattori chiave che guidano il cambiamento e la spinta alla digitalizzazione, oltre a illustrarne l’impatto che ne deriva per le economie, oggi in piena emergenza Coronavirus, ma anche in un futuro post- pandemico. L’edizione 2020 del Digital Intelligence Index prende in esame due aspetti importanti: l’evoluzione digitale, un framework che fotografa lo slancio dell’economia verso il digitale, e la fiducia digitale, che rappresenta il ponte che permette la reale adozione della tecnologia digitale, con l’obiettivo di essere nel futuro sempre più smart e inclusiva.

Dati alla mano, nel secondo trimestre del 2020 caratterizzato dall’emergenza Covid-19 1 , le economie digitali più dinamiche, tra cui Stati Uniti, Corea del Sud, Taiwan, Emirati Arabi Uniti e Germania, hanno notevolmente sovraperformato rispetto al tasso di crescita fissato dall'Ocse.

"Questi paesi presentano livelli elevati di disponibilità di talenti, collaborazioni attive nell’ambito di ricerca e sviluppo, tra industrie e università e una comprovata esperienza nella creazione e nell'introduzione di prodotti digitali nella quotidianità di tutti i cittadini", si legge in una nota.

L'indice di quest'anno mostra l'Europa come la regione più evoluta digitalmente. Nonostante abbia registrato uno slancio più lento rispetto all’area Asia-Pacifico, un contesto politico favorevole, le istituzioni, le condizioni delle infrastrutture e la forte fiducia dei consumatori rendono l'economia europea una potenza digitale sostenibile.

Le economie europee, infatti, detengono 16 dei primi 20 posti in classifica per l'inclusione digitale, una componente della domanda che misura l'equità digitale a livello di classe, genere e area geografica. Il coinvolgimento digitale dei consumatori non è solo ampio ma anche profondo, con l'Europa che mostra alcuni dei tassi di penetrazione di smartphone, internet banking ed e-commerce più alti al

Le economie nordiche si sono distinte per significativi investimenti nell'ottimizzazione della capacità di infrastruttura a banda larga, fornendo ai propri cittadini Internet a prezzi accessibili e ad alta velocità.

Lo studio identifica quattro macro-categorie globali: le economie “Stand out”, come Singapore, Stati Uniti, Hong Kong 2 , Corea del Sud, Taiwan, Germania, Estonia, Emirati Arabi Uniti, Israele, Repubblica Ceca, Malesia, Lituania e Qatar. Questi Paesi sono altamente avanzati dal punto di vista digitale e mostrano uno slancio verso la digitalizzazione elevato.

Poi ci sono le economie “Stall out” come Svezia, Regno Unito, Paesi Bassi, Giappone e Canada. Si tratta di economie digitali mature con un elevato tasso di adozione nonostante il rallentamento dello slancio digitale.

Poi ci sono le economie “Break out” come Cina, India, Indonesia, Polonia e Russia, che si stanno evolvendo rapidamente. Con un tale slancio e un significativo margine di crescita, sono spesso molto attraenti per gli investitori.

Infine esistono le economie “Watch out”, tra cui l’Italia, che mostrano ancora una serie di lacune infrastrutturali, ma un’alta propensione digitale dei consumatori, soprattutto nelle fasce d’età più giovani.

“La pandemia potrebbe essere la prova più pura del progresso del mondo verso la digitalizzazione. Oggi, grazie al Digital Intelligence Index, abbiamo una visione più chiara di come le economie digitali dinamiche possono contribuire alla resilienza economica durante un periodo di così grande difficoltà, a tal punto da poter essere prese d’esempio per promuovere la ripresa e il passaggio al digitale”, ha affermato Bhaskar Chakravorti, dean of global business di Fletcher. “Poiché tutti noi viviamo sempre più vite ‘digital first’, è importante capire come si sia evoluta la digitalizzazione dei paesi e come la fiducia nell'ecosistema possa contribuire alla crescita e alla prosperità. Secondo quanto emerge dal Digital Intelligence Index, le economie europee sono tra le più evolute digitalmente al mondo.

Foto: Pexels

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