Donazione di 200mila euro e impegno nelle cause sociali: tutti i dettagli dell'accordo Codacons- Ferragni
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Sabato, attraverso una nota, il Codacons ha spiegato in cosa consiste l'accordo raggiunto con l'influencer e imprenditrice Chiara Ferragni (la cui azienda Fenice srl, recentemente, è stata cancellata dall’elenco delle startup innovative ), sul caso del cosiddetto Pandoro gate. "Il Codacons e l’Associazione Utenti servizi radiotelevisivi hanno concluso un accordo per porre fine a ogni reciproca contestazione e per favorire, più in generale, la distensione dei rispettivi rapporti", si legge in una nota stampa.
Chiara Ferragni: 150 euro agli acquirenti del pandoro rappresentati dal Codacons
L’accordo segna la duplice volontà delle parti, da un lato, di chiudere le pregresse vertenze e, dall’altro lato, di guardare positivamente al futuro, istaurando un clima di collaborazione e rispetto con l’obiettivo di favorire iniziative concrete e un dialogo costruttivo su temi sociali di comune interesse. Nel dettaglio, è previsto il versamento, da parte di Chiara Ferragni, di una somma di denaro destinata al risarcimento dei consumatori rappresentati dal Codacons e dall’Associazione Utenti servizi radiotelevisivi che avevano acquistato il pandoro “Pink Christmas”, e di un ulteriore importo per il rimborso delle spese legali sostenute dalle predette associazioni nell’ambito dei vari procedimenti giudiziari.
Il Codacons e l’Associazione Utenti servizi radiotelevisivi nei prossimi giorni contatteranno i consumatori che si erano rivolti alle stesse associazioni per mettere a loro disposizione il risarcimento, si legge nella nota.
Il Codacons, Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, è una associazione nata nel 1986 come “erede” di precedenti campagne a difesa dei consumatori e degli utenti che risalgono al lontano 1976 sul fronte storico della “guerra alla Sip”. Oggi il Codacons è una associazione autonoma con propri associati individuali e con una propria organizzazione articolata in varie sedi sparse su tutto il territorio nazionale.
La donazione di 200mila euro
Tornando all'accordo, ne è parte integrante la donazione che verrà effettuata, da Chiara Ferragni, di una somma di 200.000 euro a favore di un ente scelto d’intesa da Chiara Ferragni e il Codacons, con preferenza accordata a iniziative che supportino le donne vittime di violenza.
"Chiara Ferragni è da sempre particolarmente sensibile al tema. Il Codacons stesso sta realizzando il progetto “Oltre il Silenzio” per assistere e supportare le vittime di violenza di genere nel nostro Paese e che si concluderà con un importante evento nazionale cui parteciperà anche la stessa Chiara Ferragni", specifica la nota.
L’avvocato Carlo Rienzi, presidente del Codacons, ha espresso il suo apprezzamento per l’accordo raggiunto, "il quale è di completa soddisfazione per le associazioni e per i consumatori che le stesse rappresentano, e sottolinea l’importanza della donazione concordata, che potrà essere di concreto aiuto alle donne più fragili".
"Grazie alla battaglia avviata dal Codacons, unica associazione a essere intervenuta sul piano giudiziario per il caso del pandoro-gate, i consumatori coinvolti nella vicenda hanno finalmente ottenuto piena giustizia", ha spiegato Rienzi. “L’accordo con Chiara Ferragni rappresenta un clamoroso successo per tutti quei consumatori che avevano acquistato il pandoro ‘Pink Christmas’ e che, dopo la sanzione dell’Antitrust, si erano rivolti alla nostra associazione allo scopo di ottenere un rimborso”, ha aggiunto Rienzi. “Un successo dimostrato dai numeri, che parlano da soli: gli acquirenti del pandoro che chiedevano un rimborso di 5,69 euro, pari alla differenza tra il prezzo del pandoro ‘normale’ Balocco (3,68 euro) e quello griffato Ferragni (9,37 euro), otterranno ora un indennizzo di 150 euro ciascuno, proprio grazie all’accordo raggiunto dal Codacons. Risarcimento che, è bene ribadirlo, andrà ai consumatori, e non certo al Codacons, dal momento che l’accordo con Ferragni non prevede alcun indennizzo all’associazione, ma solo il rimborso delle spese legali sostenute per il procedimento giudiziario, come prevede espressamente la legge”.
La partecipazione di Chiara Ferragni alla campagna Codacons "Oltre il silenzio"
"In questa vicenda abbiamo cercato di andare oltre il discorso del risarcimento ai cittadini, ottenendo la partecipazione di Chiara Ferragni alla campagna Codacons “Oltre il silenzio”, nata per assistere e supportare le vittime di violenza di genere nel nostro Paese, e una significativa donazione. Ora ci spingeremo ancora più avanti: presenteremo insieme a Chiara Ferragni un convegno su questo tema, e se possibile ci recheremo insieme dal Pontefice per portare alla sua attenzione questa importantissima battaglia", ha sottolineato, ancora, Rienzi.