Dopo il successo in Corea, Marithé + François Girbaud rinasce sul mercato francese
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Il ritorno di Marithé + François Girbaud in Francia
Il marchio si rilancia grazie a un accordo di licenza con Victor Louzon, fondatore della società We Care About. Stando alla newsletter inviata dal marchio ai suoi clienti, questo ritorno sembra essere un grande successo. E questo nonostante una rinascita piuttosto discreta comunicata attraverso alcuni brevi post sull'account Instagram ufficiale (attualmente seguito da oltre 25.000 follower).
"Vorremmo ringraziarvi per l'incredibile entusiasmo che avete dimostrato per il nostro guardaroba. Tutti gli slot iniziali sono stati prenotati a tempo di record", si legge in una email inviata dall'azienda. Il marchio si riferisce alle sessioni di fitting, su appuntamento, organizzate per la sua community a dicembre a Parigi.
I capi proposti dal marchio saranno distribuiti con il formato drop, ossia al di fuori del tradizionale calendario delle collezioni (autunno-inverno e primavera-estate). Secondo un post su Linkedin di Victor Louzon, dovrebbero rimanere fedeli alle "radici innovative e senza tempo" del marchio.
Negli ultimi anni, spinto dall'ascesa della moda di seconda mano, il marchio francese ha trovato nuova linfa vitale presso una nuova generazione. Collezionisti e amanti della moda hanno mantenuto vivo lo spirito del marchio", scrive l'imprenditore sul social network. Si sono resi conto che le creazioni di Marithé & Francois, alcune delle quali hanno più di 40 anni, non solo sono all'avanguardia e senza tempo, ma anche di qualità eccezionale, tanto da poter essere indossate ancora oggi. Gli abiti di Marithé & Francois Girbaud si possono trovare, scambiare e tramandare, e i pezzi storici raggiungono valori ben superiori ai prezzi di vendita dell'epoca".
Infine, secondo Louzon, l'approccio sarà "etico e sostenibile": "il nostro impegno è rivolto alla qualità, alla tracciabilità, al rispetto dell'ambiente e dei nostri team, evitando così la sovrapproduzione e la delocalizzazione".
Scritto originariamente da Julia Garel per l'edizione francese, tradotto da Isabella Naef per fashionunited.it