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Ecommerce e mercato Usa nei progetti della Tessitura Monti

Scritto da Isabella Naef

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Business |INTERVISTA

Il Gruppo Tessile Monti continua a puntare sull'estero, dove attualmente realizza oltre l'80 percento del fatturato, e ha in serbo un progetto business to consumer per Italia ed Europa. "Nel 2019 lanceremo un sito di ecommerce per la vendite di tagli per la realizzazione di camicie su misura", ha raccontato a FashionUnited, Bruno Monti, vice presidente esecutivo dell'azienda di famiglia, fondata nel 1911.

Il progetto sarà annunciato ufficialmente a febbraio, durante l'edizione di Milano Unica, in agenda dal 5 al 7 febbraio 2019, e sarà dedicato inizialmente al mercato italiano ed europeo, per poi espandersi al resto del mondo.

Come sta andando il mercato italiano?

E' un mercato sicuramente in sofferenza: qui realizziamo un 15 percento scarso del nostro fatturato. Devo dire che in questo momento per la tessitura è un periodo complesso e in Italia stiamo soffrendo perchè c'è una crisi del prodotto camicia in favore delle t-shirt, per esempio. Inoltre, noi facciamo tinto filo e in questo frangente non è di grande tendenza anche se qualcosa si sta muovendo: mi riferisco alla moda femminile della riga che si è vista in giro.

Ma quali sono i mercati su cui state puntando?

Gli Usa, dove in partnership con Laguna Clothing, stiamo realizzando camicie non stiro, e l'Europa. A questo proposito vorrei ricordare che oltre al nostro stabilimento e quartier generale di Maserada sul Piave, in provincia di Treviso, esiste la Tessitura Monti Cekia, la Tessitura Monti India e le joint venture nel settore della confezione Laguna Clothing, appunto, e Aurora Apparel.

Il mercato cinese è interessante per voi?

Si, è un mercato dove siamo presenti e dove desideriamo continuare a esserci nonostante sia estremamente competitivo almeno dal punto di vista dei prezzi. Il prodotto cinese è sussidiato dallo Stato con meccanismi che per noi sono impensabili. Dal punto di vista della creatività, invece, non c'è pressoche competizione: i concorrenti cinesi blasonati realizzano piccole collezioni ma, di fatto, sono copiatori. Ci confrontiamo con loro alla fiera Intertextile Shanghai Apparel Fabrics.

Visto che parliamo di creatività e di saper fare: dove reperite i professionisti per la vostra produzione? Ci sono scuole di formazione adeguate in Italia?

Allo stato attuale in Italia c'è poco o niente, dobbiamo formarci le persone in azienda, per fortuna ci sono ragazzi che desiderano imparare. Produciamo 270 milioni di metri di filo di cotone trasformati in trama e ordito ogni anno per oltre 16 milioni di metri di tessuto in più di 10.000 varianti. Per realizzare ogni giorno questi numeri occorre una macchina organizzativa e un tecnica di grande complessità e di altrettanta efficacia. Un insieme di raffinata tecnologia guidato da uomini che hanno fatto della maestria e della ricerca continua dell’eccellenza la loro sfida quotidiana.

Qual è stato il fatturato 2017 e quali sono le previsioni per il 2018?

Abbiamo chiuso il 2017 con un fatturato consolidato pari a 103 milioni di euro e archivieremo il 2018 con un giro d'affari sostanzialmente in linea con l'anno precedente.

Foto: Bruno Monti e la collezione autunno inverno 2019
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