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Ecommerce Europe lancia un Manifesto per il commercio digitale

Scritto da Isabella Naef

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Difendere condizioni di parità per le aziende è tra le linee guida del Manifesto Credits: Pexels, Anna Shvets

Ecommerce Europe, di cui fa parte anche l'Associazione italiana Netcomm e realtà come Amazon, Veepee, Ebay, Etsy, Zalando, Inditex, H&M, ha presentato il suo Manifesto per le prossime elezioni del Parlamento europeo del giugno 2024, esponendo la sua visione per il commercio al dettaglio del futuro e per il futuro del commercio al dettaglio.

"L'Unione Europea è a un punto di svolta. Le prossime elezioni e il prossimo mandato europeo avranno un impatto decisivo sulla nostra capacità di passare a un'economia più circolare e digitale, senza lasciare indietro nessuno, e di diventare un attore globale competitivo. Affinché ciò avvenga, dobbiamo garantire la resilienza della nostra economia, delle imprese e delle persone che vi operano. Crediamo fermamente che il settore del commercio digitale europeo sia fondamentale per il raggiungimento di questi obiettivi", ha sottolineato Luca Cassetti, segretario generale di Ecommerce Europe, in una nota.

Tra le linee guida: garantire una politica fiscale snella

"Negli ultimi cinque anni, il settore del commercio elettronico ha ampiamente dimostrato il suo potenziale al servizio degli obiettivi del mercato unico dell'Ue. Dal permettere alle imprese europee di diventare digitali e di espandersi oltre confine, all'evitare interruzioni irreversibili per le aziende e i consumatori durante la pandemia Covid-19, il settore ha contribuito alla resilienza generale dell'Ue", spiega l'associazione. Nei prossimi cinque anni, il settore del commercio digitale ha la possibilità di essere la forza trainante di un'economia più equa e competitiva, sostenibile e digitale.

Nel Manifesto, reso pubblico a gennaio, Ecommerce Europe ha delineato una via da seguire per sbloccare il potenziale dell'economia europea e del settore del commercio digitale. Tra i suggerimenti contenuti, in primo luogo, "preservare la neutralità dei canali e la capacità delle imprese di crescere e competere. Garantire il massimo livello di armonizzazione nell'Ue".

Difendere condizioni di parità per tutte le aziende, pensare prima all'applicazione e poi alle nuove regole sono altre due regole contenute nel documento. Il focus della visione per lo sviluppo del commercio digitale, inoltre, vede protagoniste le piccole e medie imprese, spina dorsale dell'economia europea.

"Comprendere la realtà delle imprese per progettare regole che possano essere rispettate e osservare i principi di una migliore regolamentazione e garantire la coerenza tra le legislazioni", sono altre linee guida contenute nel Manifesto della piattaforma che rappresenta gli interessi delle aziende che vendono beni e servizi online ai consumatori in Europa.

Ecommerce Europe ha proposto priorità politiche per il nuovo mandato dell'Ue, tra queste: chiudere il cerchio del mercato unico circolare dell'Ue, semplificare i requisiti dei dati per la conformità e la crescita delle imprese, sfruttare gli strumenti digitali per semplificare e migliorare le informazioni ai consumatori, abbinare la protezione dei consumatori alla crescita economica, garantire una politica fiscale snella e un flusso di merci senza soluzione di continuità.

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